Editore free con acquisto copie. Free davvero o free ‘na cippa?

Nell’articolo Editore a pagamento, ma con un cuore d’oro!qui – Valentina già ci diceva dell’interessamento di Midgard Editrice per il suo manoscritto, e ce lo raccontava in questi termini: «Mi hanno proposto di pubblicare il libro sentimentale che scrissi a 17 anni a 645 euro, dite che di questi tempi mi conviene?»

Nel frattempo qualcosa è cambiato, ora il problema di Valentina è stabilire se pubblicare con Midgard o con altro editore, magari senza spendere un soldo. Valentina lo spiega così: «Ho accettato e quindi stanno provvedendo a metterlo sul mercato. Ma proprio oggi mi ha contattata un’altra casa editrice la Galassia, che vuole pubblicare anche questo libro».

L’editrice Galassia «Addirittura esporta alla Feltrinelli»– dice Valentina –, o meglio, come spiega il sito della casa editrice, «il tuo libro sarà ordinabile anche nelle Feltrinelli». Attenzione, il libro è ordinabile, non si trova sugli scaffali. Valentina la prende comunque bene, poter ordinare un libro da Feltrinelli è un grande traguardo, «ovvero un sognooo».

Vediamo allora di capire come lavora – e pubblica – questo “sogno” di casa editrice.

Aspetta, fammi capire…

Edizioni Galassia Arte, casa editrice distribuita su tutto il territorio nazionale (anche nelle librerie Feltrinelli), ti offre l’opportunità di pubblicare il tuo libro di poesie senza contributo,

Bene. Puoi pubblicare il tuo libro di poesie senza rimetterci un euro.

semplicemente acquistando a prezzo scontato le prime 60 copie del tuo libro, che potrai liberamente rivendere senza nulla dovere all’editore.

Ehm… senza contributo ma con acquisto copie. Male.
Puoi pubblicare il tuo libro di poesie, certo, ma le prime 60 copie le compri tu. Poi le puoi vendere o regalare, be’, sai… le hai pagate, sono tue.

Un modo per spingere il tuo libro senza spendere cifre assurde.

Pagando, poco o tanto. Ma pagando.

La poesia ha un mercato difficile, ecco perché, con un minimo di collaborazione tra editore e autore, si può lavorare in sinergia senza che nessuna delle parti ci rimetta qualcosa.

Giusto. Perché l’editore dovrebbe rimetterci pubblicando poesia? Tanto vale che l’autore si compri quelle 60 copie e faccia dormire tranquillo il sior editore. Chiaro no?

Pubblica il tuo libro di poesie senza sborsare cifre enormi e con una vera casa editrice a distribuzione nazionale (il tuo libro sarà ordinabile anche nelle Feltrinelli).

Bravi, ma io in giro trovo scritto così: Nasce Edizioni Galassia Arte: nessun contributo per pubblicare (qui). E da questo articolo – del 22 novembre 2011 – apprendo che «questa realtà nata sul web diventerà un punto fermo dell’editoria del futuro visto la sua intenzione di non richiedere contributi agli autori che vogliono pubblicare le proprie opere». Per chiarire: «Andrea Mucciolo, senza mezzi termini, afferma che intende fare della “vera editoria”: quella che si impegna a pubblicare l’opera di uno scrittore gratuitamente».

Quindi, fino a novembre 2011, le cose stavano così. E ora?

Vediamo un po’ che si dice sul forum di Writer’s Dream:

Salve Gente. Ho inviato loro una mia opera circa un mese fa. Mi hanno risposto oggi, vi posto qui l’intera email:


“Gentile Marcello,
abbiamo letto e apprezzato la sua opera, quindi ci farebbe piacere pubblicarla.

Hanno impiegato soltanto un mese per stabilirlo, vorrà dire qualcosa?

Abbiamo una distribuzione nazionale e siamo presenti anche nelle Feltrinelli, come potrà controllare. Per la promozione abbiamo anche una pagina Facebook con oltre 2.500 iscritti:
[…]facebook….iceGalassiaArte

La mia pagina personale ha quasi 5000 amici. Tanto per dire, eh?

Ci occuperemo della correzione di bozze, di realizzare una copertina, dell’impaginazione e di tutto ciò che concerne la pubblicazione, inserendo il suo libro su tutte le librerie online (IBS, Amazon ecc.) e rendendolo ordinabile nelle librerie.

Gli editori solitamente lo fanno.

Chiediamo solo che l’autore prenoti le prime 120 copie, ovviamente a prezzo scontato, mentre altre venti le daremo omaggio.

Ops! Non sono più 60 copie – come riportato sul sito dell’editore –, ora sono 120 (il post sul forum è del 27 agosto 2012).

Copie che potrà, volendo, anche liberamente rivendere ad amici e conoscenti oppure utilizzare per fare delle presentazioni in librerie della sua zona.

Ribadisco: copie comprate, copie tue. Volendo ne puoi anche fare un falò.

Inoltre avrà una regolare percentuale sul diritto d’autore, più alta rispetto alla media.

Più alta quanto? E la media? Dove stanno le cifre?

Poi non dovrà pagare assolutamente nulla e tutte le altre spese saranno come detto a nostro carico, pertanto lei semplicemente aiuterà a spingere le vendite della sua opera acquistando le prime 120 copie.

Non si paga niente, solo una tiratura di 120 copie.

Da contratto sarà poi interamente a nostro carico l’eventuale ristampa, e ovviamente non avrà obbligo di acquisto in questo caso, perché se il libro andrà bene, lo ristamperemo volentieri in ogni caso.

Non stento a crederlo.

Le allego la bozza di contratto via email. Attendo sue e rimango a disposizione per ogni chiarimento.

Grazie e a presto.
Cordialmente

Andrea Mucciolo – Edizioni Galassia Arte”

(Immagine cliccabile).

Sarà mica lo stesso Mucciolo di questa intervista? Nell’aprile 2012 Andrea Mucciolo spiegava: «Il solo pensiero che una casa editrice abbia già sborsato alcune migliaia di euro su di te ti dà tutta l’energia di cui hai bisogno per andare avanti. Ecco perché non riesco ad immaginare quale soddisfazione ci sia nel pubblicare a pagamento, ossia: ci può essere anche in quel caso un minimo di soddisfazione, ma decisamente ridicola se rapportata a quella che si può provare quando un editore investe i propri capitali su di te».

Non ci sto capendo più niente. Mucciolo editore può chiedere agli autori d’acquistare copie per poter andare in stampa, mentre Mucciolo scrittore non pagherebbe per farsi pubblicare?

Mi sa che ho problemi di comprendonio, soprattutto leggendo quanto spiega Syllon sul forum di Writer’s Dream: «Andrea Mucciolo non è mai stato apertamente contrario all’editoria a pago. Non si è mai schierato. Nel forum (di cui sono moderatore) la maggior parte degli utenti è contraria, è vero, ma non ci sono divieti come nel WD di pubblicizzare editori EAP, né ci sono spazi dedicati in modo esplicito all’argomento. E, in generale, i due tipi di editoria vengono trattati allo stesso modo».

Nello stesso post, in data 9 agosto 2011, risultava che «Edizioni Galassia Arte non pubblica dietro contributo né obbliga gli autori ad acquistare copie del proprio libro, parola del titolare, Andrea Mucciolo. Anche editing e realizzazione grafica sono interamente a nostro carico». Ma, un anno dopo, ecco cosa dice la pagina di Galassia Arte di Andrea Mucciolo quando si tratta di pubblicare poesie: «Noi ti offriamo tutti i servizi, e non ti facciamo pagare somme senza darti nulla in mano, anzi, ti diamo le sessanta copie previste più altre venti omaggio, completamente gratis. Sicuramente riuscirai a vendere queste poche copie, e quindi alla fine sarà come se non avessi speso nulla per la pubblicazione della tua silloge poetica».

Ma, ancora Mucciolo – autore di manuali per scrittori in cerca di editori, scrittore a sua volta e pure editore – nel sito di Galassia Arte spiega che «un editore a pagamento economico ti stampa duecento copie per trecento euro, e magari porta la tua opera anche in un paio di librerie. Tutti possono farlo, ed ecco che il pubblicare un libro perde completamente il suo “alone magico”, diventa una cosa normalissima, come iscriversi in palestra: tutti possono farlo, basta pagare, ma quasi nessuno parteciperà alle olimpiadi».

E io, davvero, non ci capisco più niente. Pagare non va bene, ma pagarsi 60 – o 120 – copie è una procedura corretta? Non è EAP anche questo?

Galassia Arte risulta ancora nella lista degli editori buoni buonini – quelli free, per intenderci – , ma magari è il caso di aggiornarla.
O forse sono io a non aver capito come funziona. Davvero, non ho capito.

Tag:,

Informazioni su Gaia Conventi

Scrivo, ma posso smettere quando voglio.

85 risposte a “Editore free con acquisto copie. Free davvero o free ‘na cippa?”

  1. Alessandro Madeddu dice :

    Il prossimo passo: “L’autore non dovrà pagare assolutamente nulla e tutte le altre spese saranno come detto a nostro carico, pertanto lei semplicemente aiuterà a spingere le vendite della sua opera acquistando tutte le copie, fino ad esaurimento tiratura, a prezzo maggiorato su quello di copertina, per spingere le vendite.”
    (Io mi sarei insospettito subito, per questo solo fatto: l’uso dell’espressione ‘assolutamente nulla’ è per causa sufficiente e necessaria di fuffa dispendiosa. Sa di quel genere di segmentazione delle esagerazioni tipicamente italiano che si riflette nel linguaggio burocratico: è vietato – si fa divieto – è assolutamente vietato – si fa rigoroso e assoluto divieto. ‘Vietato’ non basta. ‘Nulla’? nemmeno. Serve qualcosa di leggero e negoziabile al suo fianco: tipo assolutamente. Tipo che, a prescindere, non mi fido troppo di chi parla così.)
    Buona domenica, mademoiselle! 🙂

    "Mi piace"

  2. Stranoforte dice :

    Fammi capire, nel sito c’è il divieto di pubblicizzare l’EAP, mentre invece nel forum no?

    "Mi piace"

  3. Stranoforte dice :

    WD. Cioè spiegami l’intervento di Syllon.

    "Mi piace"

  4. Stranoforte dice :

    Ma quell’Andrea Mucciolo lì, lo sa che scrivi ‘ste cose? O quegli Andrea, che magari sono due.

    "Mi piace"

    • Gaia Conventi dice :

      Nessuno dei due – o tre – si è fatto vivo.
      Ma oggi è domenica, la gente va in giro, si diverte…
      Noi no, ma noi siamo sfigati. E poi maligni. Ah, anche invidiosi.
      Ehm… no… scordavo che questo si applica solo in caso di recensioni negative.

      "Mi piace"

  5. crysalis88 dice :

    Per l’ennesima volta in questi giorni mi ritrovo a dire: la coerenza certa gente non sa dov’è di casa. Ma madò, almeno se sei contrario a qualcosa che tu stesso fai (Evviva l’amor proprio e la dignità), dillo privatamente, non sul web. Non ci fai una figura proprio elegante.

    "Mi piace"

  6. julka75 dice :

    Uhm. Mi sa che quando finisco di scrivere il romanzo lo prendo e lo invio a tutti gli editori cosiddetti non a pagamento della lista, poi mi siedo e aspetto la risposta!

    "Mi piace"

  7. julka75 dice :

    (mi sto leggendo l’intervista. Ma sto tizio è da impalare… Non perché pubblica a pagamento. Per come caspita si esprime)

    "Mi piace"

  8. Perennemente Sloggata dice :

    scusa, non ho capito bene: il mio libro, mettiamo, costa 12, però io posso comprare 120 copie ad un prezzo scontato, facciamo a 10 euro l’una. fanno quindi 1200 euro che io pago. ho risparmiato ben 240 euro (il prezzo pieno sarebbe di soli 1440 euro). qual è la percentuale di diritti d’autore? questa percentuale, me la riconoscono dal primo libro che vendo, quindi anche sui 120 che ho dovuto acquistare? quindi, se tanto mi dà tanto, allora ci guadagno ancora qualcosina e i miei libri non li pago 1200 euro ma un po’ di meno.
    secondo il loro ragionamento, sia chiaro.
    vorrei sapere come stanno davvero le cose.

    "Mi piace"

    • Gaia Conventi dice :

      Lo sbrisga % (variabile, ma sempre piuttosto basso) dovuto all’autore, non viene mai applicato sulle copie comprate da lui medesimo. Spesso e volentieri, a dirla tutta, all’autore spettano due briciole solo al raggiungimento di un certo tot di venduto. Un traguardo a cui si arriva tra il mai e il quasi mai.

      Ma magari in giro c’è brava gente – bravi editori, più o meno free – che io non conosco…

      "Mi piace"

  9. Tale's Teller dice :

    Trovo commuovente questa capacità di essere totalmente incoerenti ed aver poi il coraggio di guardarsi in faccia la mattina davanti allo specchio.

    "Mi piace"

  10. Antonello Iannoni dice :

    Avrei un quesito da sottoporre a chi volesse rispondere.La A@A Edizioni ha proposto la pubblicazione del mio primo romanzo.Il manoscritto è stato spedito
    il 28/09 c.a. e già è arrivata la risposta,positiva.Però vogliono 400 euro di an-
    ticipo.Il resto,editing,impaginazione,copertina è a loro carico.Questi 400 euro,
    a loro dire,mi sarebbero restituiti non appena vendute le prime 40 copie(per
    fare un esempio)sulle 2000 che dovrebbero stampare.Ma,da ciò che ho capi-
    to,non le stamperebbero subito tutte.Dipenderà dalle vendite e dalle richieste
    successive delle librerie collegate(es. Feltrinelli e Giunti).Qualcuno conosce
    questa casa editrice siciliana(dicono di essere collegatissimi con mezzo mon-
    do).Ho parlato con un loro funzionario,presumo,che è anche un autore.Il 16
    di questo mese presenterà il suo libro a Roma,si chiama Luigi Augelli.
    C’è qualcosa che non quadra o sono io ad essere troppo sospettoso?
    Sopratutto per la brevità del tempo intercorso trà e-mail e risposta.
    Grazie a chiunque avesse lagentilezza di rispondere.
    Antonello.

    "Mi piace"

    • Gaia Conventi dice :

      Ciao Antonello, in effetti c’è qualcosa che non quadra: non ci sono i normali tempi di lettura – spesso ben oltre i sei mesi – e non c’è una seria proposta editoriale.
      Qui ti si chiede soltanto di pagare.

      L’editore in questione ti “regala” editing, copertina e compagnia bella – tutte cose che sono sempre a carico di un editore – ma vuole che il rischio di questa pubblicazione ricada sulle tue tasche: sei tu che devi sborsare 400 euro, non l’editore che scommette sul tuo lavoro. Questo editore – che non ho mai sentito prima -, manda in avanscoperta un tale, un autore, che – a nome di chi? – ha parlato con te di come funzionano i contratti di questa casa editrice. Te ne ha parlato a quale titolo? Io questo non lo so, ma forse non lo sai nemmeno tu, e pure questa mi pare una stranezza.

      Quindi, lungi da me dirti cosa devi o non devi fare, tieni solo presente che la politica di Giramenti – la mia e quella di molti amici commentatori – è che la pubblicazione a pagamento sia soltanto uno stampare il proprio libro a caro prezzo. Una volta che avrai sganciato quei 400 euro, chi ti dice che l’editore si muoverà per pubblicizzare e spingere il tuo titolo? Lui i soldini li ha già messi in saccoccia, dico bene? Però ti ha detto che FORSE potresti riaverli, SE le vendite lo consentiranno, SE il tuo libro verrà richiesto dalle librerie. SE e SE, e SE all’editore non importasse nulla dei tuoi ricavi? Non siete amici, non siete parenti e ha messo molti SE tra il tuo pagamento e l’ipotetica restituzione del tuo anticipo.

      Ovviamente tu puoi fare come credi, tieni presente che se io avessi ricevuto una simile proposta editoriale… ne avrei fatto un post satirico su Giramenti. Chiaro il concetto?

      Ciao, in bocca al lupo!
      Gaia

      "Mi piace"

      • Antonello Iannoni dice :

        Ciao Gaia. In effetti ero giunto alle stesse conclusioni. Però le librerie Feltrinelli fanno veramente parte del loro circuito. E le presentazioni
        che il signore, di cui sopra, ha esposto sono reali. Comunque sono
        in attesa del contratto, via e mail, richiesto per visione. Ha detto che
        c’è scritto tutto quello riferito per telefono. Certo gatta ci cova, e fa
        anche i micetti!
        Ti terrò informata.
        P.S. Ho scritto loro in quanto sulla lista di editori free, ma qualche
        piccolo dubbio mi è sorto.
        Un saluto.

        "Mi piace"

        • Gaia Conventi dice :

          Antonello, tieni presente che poter ordinare un titolo alle librerie Feltrinelli non è avere quel titolo sugli scaffali delle librerie Feltrinelli.
          Per quanto riguarda le presentazioni, non serve che sia l’editore a presentarti personalmente al libraio delle librerie Feltrinelli site in piazza tal del tali in una città a scelta. Tu – avendo un libro, magari non pubblicato a pagamento – puoi comunque andare alla Feltrinelli della tua città chiedendo al libraio se è interessato a farti fare una presentazione.

          Ora, attendi il contratto, valuta tutto con calma e tieni presente che ti stanno proponendo di PUBBLICARE a PAGAMENTO. Possono aggiungerci tanti complimenti, una presentazione, un mazzo di fiori, una copertina a colori e un caffè offerto dall’editore. Ma stanno sempre e comunque cercando di spillarti 400 euro.

          Ti stanno dicendo che possono STAMPARTI il libro, tutto qui.

          "Mi piace"

  11. Stranoforte dice :

    Caro Antonello, prendi un foglio di carta, l’agenda che hai sopra il mobiletto del telefono e siediti. Ora scrivi i nomi di tutti i parenti, gli amici, i colleghi, i conoscenti della bocciofila e quelli del corso di bachata. Fatto? Ora apri l’agenda e scrivi accanto a loro il relativo numero telefonico (prima i fissi). Fatto?
    Ora chiamali e con la scusa del tempo o della mancanza di posteggio nel tuo quartiere dì loro che hai scritto un libro e che se non lo comprano andrai a spifferare in giro cose varie sul loro conto.
    Fatto? Ecco, allora dal 41° in poi puoi iniziare a farlo con gente a caso presa dall’elenco telefonico, all’ufficio postale o alla fermata del tram. All’uopo ti consiglio di portare sempre al seguito qualche copia del tuo bellissimo libro e di non mollare la gente finché non lo compra. Prendi esempio dai venditori di rose, vai nei ristoranti o nelle sale d’attesa dei dentisti. Convicili dicendo qualsiasi cosa ti passa per la mente. All’inizio potrà sembrare faticoso, ma poi vedrai che soddisfazioni!
    P.S.: non dare retta a chi fa presentazioni di libri nelle librerie, le parole se le porta via il vento, né alle recensioni, che è tutta gente invisiosa.
    Saluti.

    "Mi piace"

  12. Daniela dice :

    Antonello guarda manco 1 euro io ho dato negli ultimi 5 anni per concorsi o altro. A casa ho un bel contratto di Aletti editore e lo tengo lì come talismano a volte ci appoggio il thè. Ma pagare per cosa? Io lavoro in un’azienda. Quando mi hanno fatto il colloquio mica mi hanno detto senti, per i primi 4 mesi vieni a gratis anzi no, dammi un quarto dello stipendio poi se vendi, ma sarà dura perché puntiamo su prodotti scadenti,poi sai il mercato, siamo piccoli brutti e neri (parenti di Calimero)la crisi…insomma dopo ti ridiamo tutto indietro. Allora mi dico, tu accetteresti un lavoraccio così? No e perché per il lavoro di scrittore sì? Perché è una passione? perché non sei nessuno? E allora facciamo in modo di diventare qualcuno nel modo giusto.Ma suvvia, non facciamo i poco furbi noi per primi. In bocca al lupo!

    "Mi piace"

  13. Stranoforte dice :

    E poi si sappia che sta per nascere la Cialtroni Editori, che farà contratti strepitosi, anche squattro.

    "Mi piace"

  14. Antonello Iannoni dice :

    Ragazzi buon giorno.Scusate se vi chiamo così, ma dall’alto (o dal basso..fate voi) dei miei 65 anni credo mi sia permesso. Intanto attendo ancora il modulo del contratto, via e-mail, per visionare questa mirabolante offerta di A&A. Ho detto al mio interlocutore che gli avrei dato una risposta entro il 16 ottobre,
    ma prima volevo dare un’occhiata al nero su bianco. Vedremo come evolve la
    situazione; mi ha assicurato che lo avrebbe spedito subito… Sono in grado di
    leggere un contratto, sia per ciò che è scritto davanti, sia per quello celato
    dietro le parole e le virgole.
    Nel frattempo, circa da metà settembre, ho inviato il manoscritto a quasi 50
    editori, free più free meno. Tutti quelli, reperiti sul web, che accettavano la
    lettura via telematica. Per cui nessuna copia cartacea in circolazione per
    l’Italia. A questo proposito una battuta. Una delle case editrici ha scritto, sul
    sito, che accetta versioni sia e-mail che (testuale) “cartaceamente”. Inutile
    specificare che non ho resistito all’impulso di far loro notare quanto fosse
    orribile, anche se corretta, quell’espressione per un’attività che dovrebbe
    usare le parole per abbellire una lingua, non per stenderla al tappeto! E,
    superfluo aggiungere che non riceverò mai risposta da loro.
    Resto in attesa di sviluppi, di cui vi metterò al corrente immediately.

    P.S. Accetto scommesse sul tempo che intercorrerà prima che arrivi questa
    mitica bozza contrattuale. Io sono certo che si materializzerà non prima del
    giorno 16 ottobre, probabilmente di primo pomeriggio. Ma posso sbagliare.

    Ciao a tutti.

    "Mi piace"

    • Gaia Conventi dice :

      Ciao Antonello, chiamaci pure “ragazzi”, è un po’ esagerato… ma i complimenti spesso lo sono.

      A questo punto attendiamo, in tua compagnia, l’offerta mirabolante. Ormai la faccenda si è fatta interessante, non possiamo perderci il gran finale.
      Leggi bene il contratto, non tanto perché tu possa correre il rischio di cascarci, quanto perché – dovessero saltare fuori ulteriori perle – Giramenti è un blog MOLTO interessato alle tecniche ninja delle case editrici. Ne parliamo sempre volentieri e ci facciamo matte risate.

      Stai tranquillo, i signori si faranno vivi ben prima del 16, poi si faranno vivi di nuovo, e di nuovo e di nuovo. Periodo di crisi, due soldini fanno gola a tutti. 😉

      "Mi piace"

      • Antonello Iannoni dice :

        La saga degli editori, seconda puntata.
        Intanto che il nostro autore attendeva il mitico contratto di A&A, giunse alla sua casella postale una nuova novella: Le comunichiamo che il suo
        lavoro …..ha passato “brillantemente” la selezione ecc…
        Il cuore del nostro eroe era pieno di gioia e riconoscenza verso il mondo, sprizzava felicità da ogni capello. Due case editrici su due avevano ben
        valutato la sua grandezza e profondità di pensiero. Lettori di tutto il mondo
        in campana! E’ arrivato il nuovo Stephen King.
        Nel frattempo che, con la destra, scorreva l’e-mail, con la sinistra si
        affrettava a terminare il sequel dell’opera, facente parte di una trilogia.
        Ma l’e-mail proseguiva:quello che ci differenzia dagli altri è la nostra estrema sincerità. Noi chiediamo all’Autore di “partecipare al progetto con
        un acquisto minimo di 40 copie, scontate, per un totale di soli euro 400,
        (e qui l’autore iniziò a pensare che fosse una cifra standard!) su un
        totale di 1000 copie stampate.
        Allora l’autore andò a leggere il contratto allegato che recitava: la Anam
        stamperà una prima edizione di “massimo” 1000 copie etc…
        Il che significa che stamperanno “solo” le 40 copie che spediranno al
        nostro Autore(con la maiuscola)e basta.
        Il nostro eroe non proseguì la lettura del “contratto” e pensò di avvisare
        Stephen King che poteva stare tranquillo per qualche mese….almeno.
        Ma l’e-mail proseguiva, implacabile, con tutta una serie di promesse,e
        il capolavoro finale: con la Anam edizioni entrerai a far parte di
        una famiglia unita e sempre più numerosa!! Testuale, sia le parole che
        la doppia esclamativa finale.
        Ragazzi, che li comprate a fare i romanzi comici? Basta leggere qualche
        riga di questi EAP(editori anche provoloni) e giù a ridere…
        Alla prossima. Prevedo una lunga telenovela, con puntate interessanti.
        Antonello.

        "Mi piace"

        • Gaia Conventi dice :

          Antonello, sei una potenza!
          Ci porti carne fresca e noi, si sappia, siamo piuttosto ingordi.

          Ecco qui l’ennesimo editore che contatta l’autore per mettere su famiglia – a spese dell’autore – e accasarsi comodo – sempre a spese dell’autore – per il bene di… dell’autore? Eh, come no!
          Ovviamente noi vogliamo bene anche a loro, anche agli editori a pagamento. Capiamo i loro problemi a imbastire pranzo e cena, a pagare le bollette, a fare il pieno alla macchina. Quello che invece non ci è chiaro è perché, nonostante siamo privi di barba e non vestiamo di rosso, siano convinti d’aver trovato in noi Babbo Natale.

          "Mi piace"

          • Antonello Iannoni dice :

            Non solo,Gaia, non solo. Mi sono limitato a citare alcuni passi del capolavoro interpretativo. Altro che spunto per un romanzo, c’è
            materiale per un’intera enciclopedia! Leggi questo passaggio:
            “…il costo iniziale in questo modo, è un vero e proprio investimento, sia per l’Editore(maiuscolo)che non va incontro al
            rischio di pubblicare opere di autori(minuscolo dispregiativo)che
            poi se ne lavano le mani(gli autori?)sia per lo scrittore(minuscolo
            estraniante?)che in poco tempo rientrerà della somma spesa
            inizialmente fino anche a guadagnarci(caspita..e io credevo fosse
            per beneficenza!).
            Hai presente un guanto rivoltato?
            l’intero periodo poi senza, non dico un punto e virgola, neppure
            una virgoletta piccina picciò. E’ una casa editrice? Mah!
            Però sono tanto buoni, mi farebbero 2 euro di sconto sui 12 di
            copertina. Conoscendo qualche prezzo di stampa ho fatto due
            conti:guadagnerebbero 150 euro puliti. Non sono molti, ma di
            questi tempi…ogni lasciata è persa.
            Quello che mi pare strano è averli trovati in mezzo a liste di
            editori sicuramente free.
            Ma, come dici tu, ceppa ci cova!
            Probabile che la crisi stia colpendo duro anche lì.
            Attendo sempre il mitico contratto A&A. Insisto che comparirà
            il 16 pomeriggio, in concomitanza con una telefonata, nella
            quale l’esimio interlocutore/autore/collaboratore/factotum mi
            chiederà, col massimo candore: “Allora, Antonello(il nome è
            più accattivante del cognome), hai deciso?”
            Noi aspettelemo tlanquilli, sulla sponda, in attesa che passi
            questo benedetto cadavele(massima romanesca).
            Ciao.

            "Mi piace"

            • Gaia Conventi dice :

              In quanto a editori degni di due mani di editing, qui l’esperto è l’amico Strano Forte. Lui li stana tutti, li stana con la matita rossa e li piazza sul suo blog: senza pietà.

              Tu tienici al corrente, se poi c’è da segnalare un editore free che si è dato all’EAP, la soluzione migliore è farlo sapere a Writer’s Dream. Loro tengono il conto… e spargono la voce.

              "Mi piace"

              • Antonello Iannoni dice :

                Ho atteso…ho atteso..ma invano.
                Il mitico contratto dell’A&A non si è materializzato.
                Chissà, forse hanno letto il libro dopo il colloquio telefonico e deciso che “nun è cosa”…
                Forse qualcosa, nel tono della mia risposta, ha
                messo in allarme l’interlocutore.
                Non lo sapremo mai.
                Nel frattempo è uscito un nuovo editore, cui non
                mi pare di aver mai scritto, che proponeva un tipo
                di contratto fac-simile.
                Che abbiano strumenti elettronici, di nuovissima
                generazione, per captare i neofiti?

                "Mi piace"

                • Gaia Conventi dice :

                  Noooooo… Antonello, ma come??? Li abbiamo persi!
                  Ma non va bene, porca miseria, noi contavamo moltissimo su di loro!

                  Sarà mica che, per sfiga, sono arrivati su Giramenti, si sono letti… e non si sono piaciuti?

                  "Mi piace"

                  • Antonello Iannoni dice :

                    La saga degli editori, terza puntata.
                    Risposta da un editore che mi lascia perplesso:

                    “Caro Antonello,
                    abbiamo ricevuto il Suo manoscritto.Fuor di retorica, ci preme comunicarLe che apprezziamo la passione autentica che dedica alla parola scritta.
                    Tuttavia, pur di fronte a un cimento di degna fattura,
                    la nostra casa editrice non è, allo stato, in condizione
                    di pubblicare l’opera…ecc…ecc..”

                    Segue un breve inciso sui problemi legati all’attuale
                    momento dell’editoria collegandolo al fatto di aver
                    sospeso, temporaneamente,la selezione delle opere.
                    Un modo più elegante che dire la solita frasetta “..il
                    suo lavoro non rientra nella nostra linea editoriale..?”
                    Quello che è certo non hanno chiesto assolutamente
                    soldi.

                    Che pensi? Devo interpretarlo come il classico buco
                    nell’acqua? Di sicuro la casa editrice è piccolissima,
                    ne ero al corrente prima di inviare il manoscritto.
                    Risposte ne ho ricevute diverse, finora, ma solo da
                    editori a pagamento. Questa è la prima di tenore
                    opposto e mi lascia interdetto. Non perchè abbiano,
                    in qualche modo, rifiutato il lavoro, ci può stare, ma
                    perchè il tono è diverso da chi rifiuta semplicemente
                    un’opera.
                    Sembra più un’ammissione di impotenza.

                    "Mi piace"

                    • Gaia Conventi dice :

                      Sì, credo tu abbia beccato in pieno la soluzione del quiz: trattasi d’ammissione d’impotenza. Se il tuo manoscritto fosse stato semplicemente impubblicabile perché brutto, nessuno si sarebbe scomodato a mandarti una lunga mail o, per salvare capre e cavoli, ti sarebbe arrivata la solita mail di circostanza (prima o poi devo fare un articolo sui rifiuti prestampati, in un vecchio post https://gaialodovica.wordpress.com/2011/02/28/no-no-ma-forse-si-pagando/ avevo raccontato il “no”). Quindi, a mio modestissimo parere, la casa editrice è troppo piccina – o punta su cose diverse dalla tua – per poter accogliere quanto hai mandato in lettura.

                      Se vuoi darci alcune dritte sul tuo manoscritto, magari su Giramenti vediamo di fare un giro d’opinioni, o un post di ricerca “possibili editori”.

                      Siamo qui per servirti, amico mio, nel nostro piccolo… come sempre.

                      "Mi piace"

  15. Antonello Iannoni dice :

    Ti ringrazio di aver portato il mio personale quesito alla conoscenza
    degli amici forumisti.
    Siamo arrivati alla medesima conclusione. In effetti, fino ad oggi, e
    sono passati neppure due mesi, ho ricevuto sette risposte da editori
    cui ho spedito il manoscritto.
    Poichè sono leggermente indolente e il lavoro è scritto su computer
    ho evitato gli editori che chiedono solo materiale cartaceo.
    Circa una decina.
    Di questi sette, quattro sono EAP,ma non costituiscono un problema.
    Sappiamo tutti che macinano ogni lavoro gli arrivi, in tempi record,
    con la speranza di ricavare money anche dalla carta igienica.
    Poichè, credo, siamo tutti adulti e vaccinati, possiamo valutarli alla
    stregua dei microbi presenti nell’aria. Pericolosi ma immunizzabili.
    Un altro editore mi ha detto, con apprezzabile chiarezza, di non aver
    preso in considerazione il romanzo (quindi neppure sbirciato) in
    quanto non pubblicano il genere thriller/noir.
    Un altro ancora mi ha contestato il genere, perchè, secondo lui,
    presuppone ci sia un crimine ed un contraltare che indaghi su
    quel misfatto. Questione di punti di vista. Ho risposto di aver
    pensato ad una storia nella quale gli avvenimenti si svolgono
    secondo l’ottica del killer. E, se reputava che una quindicina
    di uccisioni non fossero dei crimini, poteva anche essere che
    avessi scritto un trattato filosofico.Inutile aggiungere che la ns.
    corrispondenza si è interrotta a quel punto.
    L’ultimo, oggetto della precedente mail, credo lo abbia letto per
    davvero, o in alcune parti. E’ senz’altro un editore artigianale,
    con pochi testi in visione.
    Per questo è stato in grado di rispondere, seppur negativamente,
    in termini brevi.
    Ne rimangono circa una quarantina che non hanno dato segni di vita,
    se mai accadrà.
    Ma, come il vecchio saggio, siedo sulla sponda del fiume in paziente
    attesa.

    "Mi piace"

    • Gaia Conventi dice :

      Domanda a bruciapelo: e se inviassi il tuo lavoro a un agente letterario? Si può vedere cosa c’è di gratuito.
      A questo punto bisognerebbe sentire il parere di Stranoforte, l’amico “un Mario a caso”, sempre molto informato in materia.

      Altra domanda, ma immagino che la tua risposta sarà “sì”: hai contattato editori di noir? Hai scandagliato le loro collane?
      Essere certi di mandare la cosa giusta all’editore giusto fa risparmiare molto tempo, e molte email.

      "Mi piace"

      • Antonello Iannoni dice :

        Alla seconda domanda la risposta è si, naturalmente. Forse me ne sarà
        sfuggito qualcuno.
        Ma, credo, indipendentemente dalle collane, se un lavoro è fatto bene,
        troverà la giusta collocazione prima o poi.
        Sulle agenzie letterarie non so. E’ un canale cui non ho pensato, anche
        se, francamente, non ne conosco di free. Altro sarebbe un consulente
        che sia in contatto con editori importanti. Ma se non hai un nome, anche
        piccolo piccolo, penso che nessuno ti fili. Come il cane che si morde la
        coda.

        "Mi piace"

  16. Stranoforte dice :

    Cadi a fagiuolo. Ho interpellato casualmente un’agenzia letteraria che diceva di fare le cose aggratisi, e dopo un po’ mi ha risposto proponendomi due cose che mi hanno fatto tremare il cuore, sto ancora piangendo:
    1. pubblicare il manoscritto con una casa che fa solo ebook (grazie al cappero, quelli pubblicano tutto senza alcun intermediario);
    2. (e qui davvero sono emozionato, vieppiù) pubblicare con una casa editrice a pagamento.
    Il tutto previo pagamento a loro, quelli dell’agenzia, di una certa sommetta e, nel caso 2., un’altra bella sommetta all’editore a pagamento.

    La frase più bella, però, è della Sigismundus, annoverata tra le free (ma ho provveduto a chiedere una revisoone della lista), la quale mi ha scritto dopo DUE MINUTI che ha ricevuto la mia mail:

    “Innanzitutto la ringraziamo della sua proposta, che ci interessa.
    Per rispetto però, prima di iniziare qualsiasi ragionamento contrattuale, deve sapere che noi siamo una casa editrice stimata ma piccola e prevalentemente di natura poetica, cioè non commerciale. Siamo per questo in grado di valutare solo progetti di co-investimento, vale cioè a dire progetti che implichino da parte degli autori (o da enti patrocinatori, fondazioni e associazioni) l’acquisto di un certo numero di copie a prezzo naturalmente scontato (i libri che l’autore utilizzerà per le proprie presentazioni).”

    Siam poetici, mica commerciali, quindi pagateci pure.

    Cari belli, ne hanno ancora di strada da fare per arrivare al NOSTRO livello di cialtroneria. Pfui a loro.

    "Mi piace"

  17. Antonello Iannoni dice :

    Buon giorno, Gaia.
    Il sole splende in cielo, il cielo è blu come il mare, il mare è forza olio,
    al di là del quale spunta, nitida, la sagoma dell’isola di Ponza.
    In pratica è “uno di quei giorni” in cui ringrazi la sorte di averla scampata
    dal nascere in Groenlandia.
    Ma babbo Natale arriva di notte, anticipato.
    Ricevo ennesima mail notturna da EAP (ma tutti io li becco?) e riferisco.
    Tralascio la prima pagina del contratto: autocelebrazione, chi siamo, copie,
    distribuzione. Il tutto rigorosamente indefinito.
    Pagina 2: un capolavoro il giudizio sintetico, con valutazioni che vanno dal
    buono all’ottimo. Giudizi talmente positivi che uno potrebbe pensare di aver
    scritto ” L’isola del tesoro ” o ” I Miserabili “. Naturalmente non si parla mai
    di editing. Del resto un capolavoro non ne ha bisogno!
    Pagina 3: la summa del genio letterario. Pubblicazione, copie stampate, le
    specifiche del libro, impaginazione e grafica (aggratisse!), distribuzione con
    perla (invio copie alle biblioteche nazionali…), pubblicità (dove?come? con
    quali canali?…boh..!). Fino alle condizioni: l’autore si impegna ad acquistare
    240 copie del libro, scontate del 40% del prezzo ( 14 euro). Ma l’apice è
    l’inciso finale che riporto fedelmente: l’accettazione della seguente proposta
    entro il 19 novembre (è oggi il 19 novembre…) da diritto a una riduzione
    delle copie da acquistare (120 invece di 240).
    Il tutto per la modica spesa di euro 1008 anzichè 2016!

    L’impulso primario è postare una mail di risposta con musica e parole di
    Venditti:
    ” qui
    in questo mondo di ladri
    c’è ancora un gruppo di amici ( giramenti )
    che non si arrendono mai…”

    Ma la ragione dice: non ti curar di lor…ma guarda e passa.
    Ed allora mi limito a fischiettare la bella canzone di Gabriella Ferri:
    “Ninna oh
    ninna oh
    che pazienza
    che ce vò”

    "Mi piace"

    • Gaia Conventi dice :

      Ohhh… ma questa ci aggrada assai! L’EAP con lo sconto sulla velocità d’abbocco! Questa mi è nuova nuovissima, bisognerà proprio parlarne.

      Sarebbe carino se tu potessi farmi avere quella pagina del contratto, essendo un amo standard – sì, lo so, loro diranno che no, macché, i contratti sono tutti personalizzati e li studiano di notte -, prenderne visione non lede la tua privacy e nemmeno la loro. Eh, ci mancherebbe!

      Così, una roba tra di noi, a tarallucci e vino, tanto per sapere se altri amici hanno ricevuto la stessa vantaggiosa proposta. (Se ho una pezza d’appoggio, non temo nemmeno i tribunali inglesi…). 😀

      "Mi piace"

      • Antonello Iannoni dice :

        Mi spiace,Gaia, non credo sia possibile.
        Aprendo l’allegato alla mail ho, implicitamente, accettato il D.L. 196/2003.
        Non sono esperto di giurisprudenza ma, temo, qualche piccolo reato lo
        commetterei se rendessi pubblica una corrispondenza privata senza avere
        l’assenso della controparte.
        In questo paese se uccidi qualcuno non vai in galera, ma se commetti un illecito leggero rischi grosso.
        Per questo motivo non faccio mai nomi, anche se i contenuti sono reali.

        "Mi piace"

  18. Alessandro C. dice :

    Grandioso sputtanamento 🙂

    Che dire, complimentoni a Galassia Arte.

    "Mi piace"

  19. Tiziana Iaccarino dice :

    Ciao Gaia, appena puoi contattami per e-mail, grazie. Tutto vero quel che scrivi. Grazie per la tua testimonianza.

    "Mi piace"

  20. Nicolas dice :

    Ciao a tutti sono Nicolas, invio un articolo del contratto inviatomi dal sig. Mucciolo “L’autore acquisterà (salvo sua ulteriore libera scelta) solo trenta copie della sua opera, con lo
    sconto del 25%, pertanto per un totale di 360,00 euro (acquisto da formalizzarsi al momento della
    firma del contratto tramite bonifico bancario) come spinta iniziale per la vendita dell’opera e per
    incentivo alla promozione del libro, mentre sarà a cura e spese dell’editore la vendita tramite i
    canali distributivi della casa editrice. L’autore sarà libero di rivendere le trenta copie per rientrare
    della spesa. Successivamente, non ci sarà alcun obbligo di acquisto copie per l’autore e l’editore si
    occuperà della distribuzione e vendita.”

    Fedele all’editoria non a pagamento!

    "Mi piace"

  21. Marco Arici dice :

    Io ho 164 libri e 10 mila aforismi da pubblicare.
    Sareste interessati, si tratterebbe di un grosso business, specialmente nel caso in cui la Vostra società pubblicaste anche e soprattutto all’estero, ma per lo Stato che rappresentate, in caso Voi accettaste Vi potrei dare anche l’esclusiva… Quale sarebbe la percentuale di guadagno per l’autore?
    Grazie infinite e buon proseguimento…

    Arici Marco
    frigoncello@gmail.com

    "Mi piace"

  22. Marco Arici dice :

    Vorrei semplicemente una risposta in tal senso…

    Grazie!

    Arici Marco

    "Mi piace"

  23. impossiball dice :

    http://aspirantiscrittori.forumcommunity.net/

    guarda un po’ chi l’ha creato? 😀

    "Mi piace"

  24. Massimo dice :

    Sono sconvolto davvero. Per prima cosa non è vero che Andrea Mucciolo si sia dichiarato neutro nei confronti dell’editoria a pagamento. Io ho i suoi due libri, due manuali pubblicati dalla Eremon pieni di consigli per aspiranti scrittori, e spesso si dichiara contrario all’editoria a pagamento. A parte questo, in uno dei due libri l’autore parla di tutte le difficoltà che un aspirante editore incontra nell’attività editoriale, sconsigliando vivamente di aprire una casa editrice. Lui però l’ha fatto, e io francamente sono piuttosto confuso. Ai tempi poi, gli avevo inviato un messaggio chiedendogli un consiglio in merito a un contratto inviatomi da una casa editrice a pagamento, lui mi esortò a rifiutare sconsigliandomi vivamente di pubblicare a pagamento.
    Insomma, dire che sono confuso è poco, e mi piacerebbe tanto sentire la sua voce direttamente, ma non sono più riuscito a rintracciarlo, o forse non me ne frega più di tanto. A cosa serve? Comunque la mia stima e il mio rispetto per la sua persona rimangono inalterati, solo che sono un po’ confuso, ecco.

    "Mi piace"

  25. M.Carla bye bye dice :

    siete GRANDI! E cosa ne pensate del fatto di pubblicare gratis e pagarti l’editing 560,00 e.? Alquanto strano non vi pare? In questo mondo di ladri … baci Carla

    "Mi piace"

  26. Dario dice :

    Ho scoperto una cosa secondo me molto strana: qui http://www.comepubblicareunlibro.com è un sito di Galassia arte > Mucciolo > Eleonora Lo Nigro > studio editoriale e grafico Miriagono srl > Mucciolo (una sorta di scatola cinese dove un nome sta dentro l’altro) cosa hanno fatto? Hanno fatto un sito appunto http://www.comepubblicareunlibro.com dove fanno l’elenco delle case editrici non a pagamento (ne inseriscono due, cioè solo le loro) INCREDIBILE!!!!!
    Fatto da precisare è che Galassiaarte chiede contributi per pubblicare (e abbastanza cari secondo me). La cosa che sembra strana è: perché fare un sito autoreferenziale per dire a loro stessi che non sono a pagamento quando in realtà ci sono decine e decine di testimonianze che dicono che caricano un bel po’ e chiedono ‘na bella somma (acquisto di circa 100 copie a circa 1000 Eurazzi)
    e che sono????

    "Mi piace"

    • Gaia Conventi dice :

      In effetti è una cosa piuttosto strana. Forse nata per contrastare «decine e decine di testimonianze che dicono che caricano un bel po’ e chiedono ‘na bella somma».
      Ovviamente le testimonianze rientrano nella sfera delle opinioni personali, e valgono il doppio se suffragate da una richiesta scritta di contributo alla pubblicazione.
      A questo punto vale sempre la pena citare il blog di Scrittori in causa:

      Verità e diffamazione

      Grazie per il tuo contributo! 🙂

      "Mi piace"

  27. Tamara dice :

    Ma, allora, se qualcuno volesse pubblicare un proprio libro con le spese più basse possibili che casa editrice raccomandereste?

    "Mi piace"

    • Gaia Conventi dice :

      Noi raccomandiamo di non pagare.

      "Mi piace"

    • Stranoforte dice :

      Se il libro è “proprio” conviene guardarsi attorno, ci sono tantissime case editrici che non chiedono soldi agli autori e, sembra incredibile ma è così, paga loro anche le percentuali sulle vendite. Basta avere pazienza e, soprattutto, avere scritto qualcosa di valido.

      Se invece il libro da pubblicare è di un altro, il problema se lo risolverà quell’altro (nello stesso modo di cui sopra).

      Se il libro è una schifezza, allora pagare potrebbe essere un’ipotesi.

      "Mi piace"