“A proposito di giallo. Autori, personaggi, modelli” di P.D. James.

Una piacevole conversazione con la siora James. Lei, arzilla e spietata, ha fatto più vittime dell’ebola.
In questo libercolo – un salto qui vi aiuterà a saperne di più – la siora James tratta il giallo come mia madre parla di cucina: poche pippe e molte indicazioni utili. La fuffa la lasciamo ai cucinieri televisivi e ai giallisti che si danno del bravo dalla mattina alla sera.

Certo la James salta un po’ di palo in frasca, dall’antipasto alla frutta, e spende lodi soprattutto per la roba che preferisce. Del resto, sia chiaro, la sua faccia in copertina serve ad anticiparlo: si tratta di un “a proposito del giallo” per niente imparziale. Lo garantisce la messa in piega di P. D. James.

Dunque la James ci racconta soprattutto la storia del giallo – un genere che la vede ammazzare gente fin dai primi anni ’60 – con un occhio di riguardo per i romanzi appartenenti alla golden age. L’epoca d’oro del giallo all’inglese – il classico dei classici à la zia Agatha, tanto per capirci, ma non era la sola – sta pressapoco tra le due guerre. Tempi libreschi che la siora James ricorda in qualità di lettrice. Anni che ha vissuto in prima persona, essendo nata nel ’20.
Tra le righe si scorge una certa nostalgia per il periodo ma non stona col resto, si resta sempre sul personale, e poi la James è la nonna che parecchi appassionati di gialli vorrebbero avere. Così lucida e così mortale che farsi imboccare con lo sciroppo per la tosse metterebbe a disagio qualunque nipote.
Di lei non so dirvi molto – tranne il fatto che la sua faccia in copertina mi inquieta – perché ho provato a leggere qualche suo romanzo ma l’ho sempre abbandonato. Tanto è schietta qui quanto si dilunga là. E che le vai a dire? Ehi, nonna, smetti? Proprio non me la sento, e poi la siora vende e ancora vende bene.

Nel libro non manca niente – niente di quanto le interessi raccontarci –, nemmeno una veloce rispolverata di Poe e Doyle e due parole – due – sugli ammeregani dell’hard boiled.
Interessanti e utili le diverse indicazioni di lettura. Tra cui molti ripescaggi. Mi sa che parecchia roba non la si troverà tradotta in italiano, ma tanto voi siete bravi e con l’inglese non avete problemi. Io? Ah, be’, io sono ignorante come una capra e sentitamente ringrazio Alessandra Sora per aver tradotto questa guida al giallo.

Non è un manuale, sappiatelo, e non insegna a scrivere – sempre che una gaggiata così possa esistere. È invece un libercolo con diverse chicche storiche proposte in maniera gradevole. Un libro passatempo, rientra tra le trame da tram e le letture da sala d’aspetto. Certo deve fregarvene qualcosa del giallo…

Interessante la recensione sul blog Assassini e Gentiluomini, da leggere.

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Informazioni su Gaia Conventi

Scrivo, ma posso smettere quando voglio.

11 risposte a ““A proposito di giallo. Autori, personaggi, modelli” di P.D. James.”

  1. LFK dice :

    La signora James mi ha sempre ricordato mia nonna. Non tanto perché mia nonna amasse ammazzare la gente, quando per quel suo nasino aquilino e lo sguardo sornione. L’unica differenza è il colore degli occhi, nonna li aveva verde chiaro.

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  2. sandra dice :

    I Libri di PD.James sono veri capolavori che hanno un posto d’onore nelle mia libreria E NON SI DISCUTE!!!!

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  3. minty dice :

    perché ho provato a leggere qualche suo romanzo ma l’ho sempre abbandonato. Tanto è schietta qui quanto si dilunga là.

    Hai mica provato la sua serie su Cordelia Gray (da me approcciata nel mio intenso percorso di indagine su tutte le detective donne della letteratura gialla/thriller :D)? Sono solo un paio di romanzi e io li ho trovati esteremamente gradevoli. Forte di ciò ho poi provato ad approcciarmi alla serie su Dalgliesh e, nonostante mi affascini il personaggio, devo ammettere che hai ragione tu: lì è molto, molto sbrodolata e ipertrofica, come scrittura, per quanto indiscutibilmente di classe…

    Lei, arzilla e spietata, ha fatto più vittime dell’ebola.

    Sarà per quello che Cordelia Gray è finita immortalata su un manga di “Detective Conan”? Fra sterminatori si intendono! XD

    un salto qui vi aiuterà a saperne di più

    Bello il link e belle le dieci regole. Ma la regola 7 l’ho vista infrangere anche da giallisti di gran fama 😉

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  4. Carlotta dice :

    Scusate, non vorrei sembrare cattivella ma a me la P.D.James non è mai piaciuta. I suoi libri sono un’esasperante esposizione di castelli, chiese, case, descritte con minuzia fin nei minimi particolari.Non è contenta finchè non ci descrive l’ultimo ninnolo sul comò o la biancheria nei cassetti! Ma il plot scarseggia. L’ispettore Dalgliesh è perennemente depresso e poi non mi va prioprio giù che un investigatore possa anche uno dei massimi poeti contemporanei. La Cordelia è parimenti noiosa.

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