Il generatore di annunci (gratuiti) per editori a pagamento, la nuova genialata di Obbrobbrio e Giramenti
Se avete un manoscritto nel cassetto e un maialino gonfio di eurini, siete pronti a diventare famosi.
In caso non foste ancora certi di voler spendere in maniera tanto oculata i soldini ricevuti per la cresima, ci pensiamo noi a convincervi: pagate! Pagate e siate felici! Pagate e anche gli editori a pagamento saranno felici!
Fiondatevi a casa dell’amico Obbrobbrio e lasciatevi convincere: la fama è dietro l’angolo, occorre solo pagare il pedaggio.
Tornano i tramisti! Ma si stava bene anche senza…
Ebbene sì, ho trovato il tempo per dare una sbirciata al mondo dei tramisti. Non fateci l’abitudine, non so quando succederà di nuovo, ché per i tramisti oltre al tempo occorre lo stomaco. Diciamola quindi una puntata a sorpresa, un salto nel tramimondo per vedere se stanno tutti bene – purtroppo sì – e se continuano a tramortire gli utenti rispondenti con quesiti degni del Premio Ig Nobel.
Vi ricordo che la domande sono cliccabili, se ve la sentite.
Autopubblicazione e pubblicazione a pagamento: il giornalista le confonde, il blogger no.
Davvero, lo giuro, non vorrei tornare a tartassarvi la uallera con l’editoria a pagamento. Badate bene, in questi mesi ho fatto di tutto per disinteressarmene, ho persino abbandonato i tramisti al loro triste destino.
Pubblicare a pagamento: il post di Obbrobbrio, da urlo!
Date retta a lui, lui lo sa: non pubblicate a pagamento, non è fine.
QUI il post di Obbrobbrio.
Il munifico editore e l’autore in prova: l’acquisto copie che ti fa felice, pubblicato e forse, se fai il bravo, ripubblicabile.
Solitamente riporto strane facezie editoriali accadute ad amici e parenti, oggi no: oggi il topolino da laboratorio sono proprio io. Dunque non mi devo nemmeno chiedere se sia tutto vero, ché stavo al telefono e pigliavo pure appunti.
Torniamo a parlare di editoria a pagamento (con foto esplicativa).
Da qualche tempo snobbavo l’argomento, che tanto, datemi retta, chi ci vuole rimettere penne – penna – e portafoglio mica sta a darmi retta. Chi ha deciso che sborsare soldi per pubblicare è l’unica via percorribile, ha anche deciso che non cambierà idea. Non basta dire che pubblicare a pagamento è soltanto stampare a caro prezzo e che pubblicare a pagamento non ti porta da nessuna parte. Nemmeno in libreria. E non serve neppure spiegare che i grandi nomi, pagautori dei secoli scorsi che hanno pubblicato in questa maniera, oggi non lo rifarebbero. Semmai andrebbero di self.
Tramami ma di tramisti saziami!
È venerdì, giornata di tramisti. Masticateli con cura, tendono a restare sullo stomaco. Continua a leggere…
Il libro dei libri! “Risultati Strategie Testimonianze”, l’EAP degli EAP si racconta.
Torno dal pranzo a Firenze con una vera reliquia, e non sto parlando della torre di Pisa.
Il musso lo sa: parlare di EAP non serve, soprattutto al musso.
Scordate il nostro foto album NO EAP e le tante ciance sull’editoria a pagamento. Abbiamo perso tempo e infastidito l’autore pagante.
Adesso ne siamo certi.
Il libro è bello ma serve lo sponsor.
Oggi la segnalazione ci giunge da Gabriella Sponsorizzatuasorella – così Impossiball non potrà dire che tutte le nostre utentesse segnalanti si chiamano Maria – e ci racconta una roba strana. Strana e mancante di sponsor. Vediamo di saperne di più.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.