Errori di Stumpo: Fabio Volo fa scuola, in un libro di scuola.
StoriAttiva di Enrico B. Stumpo è un testo talmente attivo che occorre prenderlo al volo: includendoci Fabio Volo.
Sì, lo so, state dicendo che non può essere, che mai e poi mai, ma figurati…
Ringraziando Fabio Volo che ci insegna a stare al mondo.
Tocca parlare ancora di Fabio Volo. Sì, lo so, se ne potrebbe fare a meno. Eppure, dall’alto delle puerilità che spara a casaccio, per Volo – e il suo seguito – occorrerebbe una disamina tecnica.
Cosa che non farò, non ho alcuna intenzione di prescrivere a lui e ai suoi fedeli lettori una cura ricostituente: leggere Volo non è il Male, ma dar retta a Volo e trovarlo latore di messaggi intelligenti è la cosa che più ci si avvicina. Il Male, per come la vedo io, sta nell’asinaggine compiaciuta, e può fare danni ovunque.
Chiavi(che) di ricerca: e Google li manda qui, a fare cosa non si sa.
Ogni tanto occorre fare un salto sulle chiavi(che) di ricerca, tanto per capire come ci vede il mondo, come ci vede Google e dove abbiamo sbagliato.
Continua a leggere…
Breve riflessione sul calo dei “mi piace”: da Fabio Volo agli scrittori paganti.
Siete personcine da Facebook? Se sì, allora sapete che per seguire comodamente una pagina – in questo caso la pagina Facebook di Giramenti – occorre inserire il pollicione, il like, il mi piace. A quel punto sulla vostra bacheca vedrete scorrere anche le notizie della pagina mipiacciata.
Inutile ricordare che un sacco di gente vi chiederà il pollice felice a qualunque cosa, noi detestiamo farlo e tentiamo di non rompervi i coglioni. Perché? Semplice, perché siamo dei maledetti snob.
Fabio Volo: l’asinaggine compiaciuta e il codazzo di zombie.
Questo articolo non mi varrà il Premio Simpatia 2013 e probabilmente scatenerà i commenti di volisti e voliste. Qualcuno dirà che sono snob, altri opteranno per il solito «È tutta invidia!». Voglio dunque chiarirlo fin dalle prime righe: Fabio Volo non mi fa né caldo né freddo, sono i suoi ammiratori a lasciarmi perplessa. E se ognuno è libero di leggere ciò che preferisce, sul mio blog posso levarmi qualche soddisfazione. Ma piccola, eh? Nessuno si farà male, vedrete.
Fritto misto di tramisti.
Pubblicazione libro ed ISBN?
Dai, su, raccontaci di te e dicci perché quei cattivoni di Giramenti ti hanno infilato qui.
“L’importo della ferita e altre storie” di Pippo Russo.
La copertina lo chiarisce subito, questo libro tratta di Frasi veramente scritte dagli autori italiani contemporanei. Volete sapere chi sono gli artisti passati al microscopio? Faletti, Moccia, Volo, Pupo e altri casi della narrativa di oggi. Se dovete impegnarvi per scorgere un autore in questa lista, allora L’importo della ferita è il libro che fa per voi.
Il giardino dei Finzi Tramisti.
per favore mi potreste inventare una tipologia di personaggi da inserire in un racconto fantasy
Certamente, serve anche la trama?
Abbecediscolo: puntate 18 e 19.
Diciottesima puntata, siamo alla T.
Si parla di D’Orrico e della sua passione per Fabio Volo: meglio Volo di Margaret Mazzantini, Gianrico Carofiglio ed Erri De Luca. Lo dice Antonio D’Orrico, che Dio ce lo conservi a lungo!
Ma si parla anche di libri bluff, quelli fatti per il bene di qualcuno senza che quel qualcuno intaschi una lira. E poi titoli strambi e strane vicende: quella di Ostuni e Carofiglio, ma anche lo scambio d’opinioni tra Serino e la Lipperini.
Diciannovesima puntata, si va con la U.
Troviamo gli scrittori galeotti di Rebibbia – vengono citati Valerio Evangelisti, Giancarlo De Cataldo, Corrado Augias e Giordano Bruno Guerri, ma sono innocenti! –, l’università della felicità, la ricerca del “nuovo Baricco” e i forzati della scrittura. Tra i citati troviamo Andrea Camilleri e Mauro Corona.
Abbecediscolo: puntate 15, 16 e 17.
Avanti con le puntate dell’Abbecediscolo! Ormai siamo quasi al gran finale.
Quindicesima puntata con la lettera Q.
Facciamo qualche calcolo editoriale, roba da telequiz. Senza scordare di citare Fabio Volo, ovviamente. E poi raccontiamo dell’ISBN, questo sconosciuto! Gli editori a pagamento, gli scrittori paganti e Michela Murgia che proprio non li sopporta.
Sedicesima puntata, si va con la lettera R, come recensori.
Qualche consiglio su come scavalcare la fila, roba che fa sempre comodo. Nel post sono citati Gian Paolo Serino, Loredana Lipperini, Roberto R. Corsi, Mariarosa Mancuso, Antonio D’Orrico e Gilda Policastro.
Diciassettesima puntata, è tempo di raccontare qualche grindola facezia legata alla S.
Eccoci al Salone del Libro di Torino, senza scordare di dire due parole buone sul Premio Strega. Si parla anche di self-publishing (meglio Lulu, Youcanprint o Ilmiolibro.it?), citando, in chiusura, Alcide Pierantozzi.
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