Io sono tramista!
Siamo tutti un po’ tramisti, ma qualcuno è un po’ più tramista degli altri. È venerdì, fatevene una ragione: via col tramismo!
devo scrivere una pagina di diario su una ragazza che va ad una festa
Ok, se proprio devi…
facciamo che io sono una ragazza che è andata ad una festa scrivo sul mio diario cosa è successo
Ecco, sì, fai pure.
Licia, grazie per il tuo fondamentale contributo. Voi due girate abitualmente in stecca o siete costrette a unire le forze per capire come si oblitera il biglietto dell’autobus?
LAUREATO IN FILOSOFIA CHE LEGGE NARRATIVA DI GENERE?
Lui è Erik, orgoglioso della sua laurea in filosofia – tanto da urlarlo in maiuscolo – e ovviamente disoccupato. Proprio non me lo spiego.
Erik – ribadiamolo: è laureato in filosofia – legge «narrativa di genere».
ho venticinque anni e sono laureato in filosofia.
Vi fosse sfuggito.
Amo la filosofia, ma preferisco limitarmi a studiarla per gli esami.
Che ha già dato.
Non amo, nel tempo libero, leggere i classici della filosofia (Platone, Aristotele, Kant, Nietszche) o i classici della letteratura (Svevo, Manzoni, Pirandello). Amo tantissimo leggere, ma leggo soltanto romanzi gialli…tantissimi romanzi gialli, di Agatha Christie in particolare.
E quindi?
Ho, tuttavia, l’impressione che agli occhi della società questa mia passione per la narrativa di genere di tipo poliziesco mi sminuisca come laureato in filosofia,
come se mi dedicassi a letture frivole al pari di chi legge Federico Moccia (che io tanto disprezzo), come se io stessi scendendo di livello leggendo opere in cui l’obiettivo è individuare l’assassino anziché riflettere su grandi tematiche sociali, politiche ed esistenziali. Voi che ne pensate?
Noi la pensiamo più o meno come il resto del mondo…
Ma che ci frega di cosa leggi?
Come giudichereste un futuro insegnante di filosofia che dedica le sue giornate alla lettura di romanzi gialli? Insomma, leggo roba troppo leggera rispetto a quello che vorrei fosse il mio mestiere e alla carriera universitaria che ho intrapreso? I gialli però mi appassionano davvero tanto….
Senti Erik, forse una cosa non ti è chiara: esserti laureato in filosofia non fa di te un eroe nazionale.
No, davvero, ma almeno puoi leggere la roba che vuoi. Senza disturbarti a farcelo sapere. Anzi, dammi retta, non disturbarti più.
A chi inviare il proprio libro?
A me, a me! Mi piace fare bella figura quando passano a ritirare la differenziata.
Ho scritto una libro e vorrei tentare si convincere un editore. Qualcuno sa come rivolgersi? Meglio mail o direttamente in busta? E quali editori?
Lui scrive così e ha scritto un libro. Come lo convinciamo ‘sto benedetto editore? Per fortuna c’è il nostro aristo (segue numero magico per risvegliare lo spirito di mia nonna in carriola) che sa sempre tutto.
Prova ad inviare in allegato E-Mail alla Casa Editrice ALBATROS (troverai il recapito facilmente in Rete), è la Casa Editrice più disponibile verso i neo-scrittori.
Pagando.
Il testo sarà valutato spassionatamente …. ti faranno sapere per l’eventuale, futura stampa.
Sì, ma pagando.
Sto cercando di scrivere una storia fantasy d’amore tra una vampira ed un’umano ma non so da dove cominciare,mi aiutate?
E arriva l’utentessa rispondente!
devi fare il giro degli editori e vedere chi di loro te lo può pubblicare e a che prezzo
Tu sì che hai capito tutto! Non è che sei parente di aristo, vero?
A Natale non vorrei essere nei panni di aristo.
Chiede la volpacchiotta, che ha pure lei un problemino.
Io ho la mia e dovrei imparare a disegnare per farci un fumetto .. ci provo da anni ma disegnare non mi piace e mi secca. Se me lo disegni tu ti passo le sceneggiature (ma dubito che lo fai)
Dio li fa e poi li accoppa, o così spero.
E noi abbiamo l’arma segreta! Ancora lui, aristo.
Come sarebbe a dire ?!?
Giustamente indignato, lui che consiglia l’editoria a pagamento anche ai bambini dell’asilo.
Se non sei ancora un Autore affermato, dovrai proporre il testo ad una qualche Tipografia locale che sia disposta a pubblicare (naturalmente a tue spese) il libro.
Ecco, devi proprio fare così: stampare il tuo libro in tipografia. Che, comunque, risulterà sempre meno cara dell’Albatros. E di questi tempi occorre tenerne conto.
Al contempo, toccherà a te provvedere a distribuire nelle Librerie il prodotto, nonché a promozionarlo e presentarlo al pubblico.
Le librerie amano essere invase dai libercoli stampati in tipografia, si sappia.
Puoi eventualmente proporre la tua bozza primigenia in formato E-mail alla Casa Editrice ALBATROS.
La campagna informativa di aristo mi ha definitivamente conquistata. Piantatela di mettermi dei like su Facebook e cacciate la grana: l’editoria ha bisogno di me, io ho bisogno di voi e l’editoria a pagamento ha bisogno di polli. Presente!
Volevo solo suggerire al filosofo di leggere Ellery Queen, lui si che ti eleva agli occhi del mondo 😀 Com’è la calura a Ferrara?
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Al paesello si sta benone ma forse in città saranno costretti a sguazzare nel fossato del castello… 😀
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E meno male che questo è laureato in filosofia, quindi al massimo finirà a rimbecillire bimbiminkia in un liceo di provincia, se proprio gli va di lusso. Se fosse laureato in Medicina ci sarebbe da preoccuparsi seriamente che un cretino del genere si occupasse della salute pubblica…
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Qualcuno dovrebbe evitare di laurearsi, ché poi si prende troppo sul serio… 😀
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Vabbè, ma quella del libro di grammatica io la amo! E, filosofo, ti direi di stare sereno e leggere pure quel che desideri, basta che non ti venga la malsana idea di iniziare a scrivere.
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Non mi sorprenderebbe sapere di un “giallo filosofico” messo a macerare in un cassetto.
Il tizio promette bene. 😉
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Questa è la “bozza primigenia” del mio commento: il laureato in filosofia non mi preoccupa perché legge polizieschi, ma perché non gli piace leggere filosofia! Se mai avrà un posto da insegnante, sarà uno di quelli che non conosce bene la sua materia e non prepara le lezioni.
Genio, davvero 😛 mi sa che queste menate gliele ha messe in testa un genitore e ancora gli vagano nel coso che sta tra le orecchie… il cervello, ecco!
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Farà lezione di gialli, diventerà un caso e andrà in televisione. 😀
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Siiii! Marchettone ai talk show! Caso letterario!
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Aristo, la bozza primigenia e la pubblicazione a pagamento ormai sono dei must.
Ma quanto bisogna prendersi sul serio per pensare che un laureato in filosofia (ribadiamolo, sia mai che qualcuno non ha capito) non posso leggere romanzi, piuttosto concordo con Daniele nel dire che è preoccupante che la filosofia non gli piaccia. Mi accontenterei se, quando sarà un insegnante frustrato, resisterà alla tentazione di cambiare la sua vita diventando scrittore.
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La bozza primigenia di aristo ormai è roba sacra: tocca citarla stando inginocchiati.
E aristo lo vedrei bene in compagnia del filosofo del giallo: si pigliano così sul serio che magari, facendo a turno, pigliano un po’ di riposo… 😉
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Sì la bozza primigenia ormai non si tocca.
Chissà se il nostro filosofo ha letto Margaret Doody? Aristotele che fa l’investigatore potrebbe servire a fargli piacere la filosofia.
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Eh, ma quelli sono libri intelligenti, non so mica se… 😉
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Dici che è troppo, eh?? Non hai torto 😉
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Non ho ancora letto, che oggi è una specie di apocalisse, ma penso che i tramisti debbano essere rediretti qui:
http://xmau.com/wp/notiziole/2015/06/05/franceschini-inedito/
Il socialino è lui:
http://www.frenf.it/earlyadopters/p/Elesole/752852
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A questo punto si chiedono all’autore cento euro per essere inseriti nella Biblioteca Nazionale dell’Inedito, e cinquanta euro per ogni opera successiva alla prima. È la volta che ripianiamo il debito dello Stato!
Costui è un genio! Lo propongo come Ministro all’Economia!
Piuttost’, c’è caso che un salto, nel vostro socialino, prima o poi io lo faccia, eh! 😀
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Questa faccenda sta girando – vorticosamente – su Facebook.
Non ti dico i commenti… 😉
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Il like è sulla fiducia. 🙂
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Mi piace la tizia che vuole fare fumetti ma non sa disegnare. Anche io vorrei fare la ricercatrice in fisica nucleare, ma non so una cippa di fisica, posso mandare il curriculum al CERN ugualmente?
Anzi, sai che faccio, mando il curriculum alla ALBATROS (rigorosamente maiuscolo, come insegna il buon Aristo!) e me lo faccio pubblicare. Tiè.
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Manda all’Albatros, tanto abbiamo aristo che ci mette una parola buona! 😀
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Che dici, potrei in pratica auto pagare il mio stesso stipendio, pubblicando a pagamento il mio curriculum? Non so se sia geniale o inquietante… 😳
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Fermiamoci al geniale, e vendiamo l’idea. 😀
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Sei genialmente perfida 😁
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Lo dice anche il mio curriculum. 😉
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Per la serie “La bozza primigenia 2 – La vendetta”, eh!
Comunque io un controllino lo farei: aristo mi pare troppo ingrifato con ‘sta storia di Albatros, non è che in realtà ne è il proprietario? 😛
Il laureato in filosofia che non ama leggere libri inerenti la sua materia è un caso enigmatico: ero convinta che per scegliere di frequentare una facoltà da ‘futuro a perdere’ come Filosofia l’unica spinta potesse essere, per l’appunto, solo una suprema passione per l’argomento. Bah!
Cioè, pure io che scelsi Lettere non ho letture così tanto impegnate, nel tempo libero, però davanti a certi classici, autori e/o saggi di letteratura un po’ la salivazione mi aumenta, dai.
Comunque, liberissimo ogni laureato in filosofia di leggersi tutti i romanzi di genere che preferisce, ci mancherebbe. Come hanno detto altri, però, il dato preoccupante è il disinteresse per la propria materia d’elezione. Altra carne per il mattatoio dei futuri insegnanti svogliati? Ri-bah!
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Secondo un’antica leggenda, recitando per tre volte bozza primigenia bozza primigenia bozza primigenia… compare il genio della lampada dell’Albatros che pretende di farsi cambiare la lampadina a spese del malcapitato. O almeno così si dice.
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