“On Writing. Autobiografia di un mestiere” di Stephen King (trad. Tullio Dobner).
Ho atteso a lungo prima di trovare il coraggio di leggere questo “manuale/non-manuale”. Temevo di scoprire di non aver mai capito una mazza di roba scritta.
Per prima cosa occorre ribadire il sottotitolo – devono averlo messo lì per tacitare i rompicoglioni come me –, trattasi della scrittura vista e proposta da King, tenendo presente le fortune e le sfortune in cui è incappato crescendo. E occorre anche precisare che si tratta di fatti – e scritture – domiciliate in Ammerega in un tempo ormai morto e sepolto.
Gaggiao meravigliao: i Langolieri in lavatrice.
Quelli di D-Mail devono essersi ispirati ai Langolieri di Stephen King quando hanno ideato le palline leva pelucchi da cacciare in lavatrice.
Letture 2012: il meglio, il peggio e il tanto brutto che innamora. Oggi tocca al meglio…
Chiudiamo l’anno vecchio con la roba bella e apriamo l’anno nuovo con quella orripilante, in puro stile Giramenti. Tre puntate, oggi si va col meglio: il meglio di quanto ho letto nel 2012.
(Le copertine rimandano ad Anobii).
Gira-Faccia Fan Club: “L’allievo” di Stephen King.
Altra faccia-rece, la trovate su Recensioni Facciali: qui.
Gira-Faccia Fan Club: “L’occhio del male” di Stephen King.
La recensione è su Recensioni Facciali: qui.
La lente d’ingrandimento – in argento, eh? – è il premio del MystFest 2009. E io che pensavo fosse un premio inutile, tzè!
Gira-Faccia Fan Club: “Quattro dopo mezzanotte” di Stephen King
La recensione facciale è qui.
Se avete una rece “alla vecchia” da consigliarmi, la inseriamo nel post.
Caro editore dei miei… ehm, ebook.
Segnali poco incoraggianti arrivano da Amazon, Moscardo dà quindi il via a questa interessante discussione: «Gli ebook in italiano che vorreste venissero inseriti nel catalogo di Amazon.it» (qui). L’idea è buona, ma poi ne esce persino qualcosa di meglio.
Se, come afferma l’utente Copernico, «La mancanza dell’ebook dipende dall’editore del libro», bisogna anche tener presente che il lettore si arrangia in altro modo. O, come sostiene Alex, «Caro editore, visto che a te non interessa fornirmi il libro in formato elettronico, credo non ti interessi nemmeno che l’ho trovato su un sito pirata e me lo sono scaricato. La prossima volta, spero che arriverai prima tu dei pirati. Sono persino disposto a pagare per un buon prodotto, pensa te! Tanti saluti». Che accidenti sta succedendo?
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.