Libri che ti cambiano la vita: “Le lettere segrete del monaco che vendette la sua Ferrari”.

Se avessi pubblicato questo post il primo di aprile, mi avreste fatto i complimenti: brava!, bel pesce, complimenti!

Se Luca Giorgi l’avesse inserito ne Il libro dei libriavrebbe tenuto degna compagnia a Modella il tuo scroto del dottor Herbert Voolbydt. Colgo l’occasione per ricordare a tutti che questo libro non esiste: non cercatelo e non cercatelo qui. Però Le lettere segrete del monaco che vendette la sua Ferrari esiste davvero e arriva dopo Il monaco che vendette la sua FerrariIstruzioni di vita dal monaco che vendetta la sua Ferrari e Lezioni di leadership dal monaco che vendette la sua Ferrari.

Robin Sharma ha scritto molto altro, ma la trovata del monaco e della Ferrari mi lascia perplessa.

Una «guida» che non ti insegna a pilotare una Ferrari, non ti insegna a venderne una, né a comprarla. Non ti insegna nemmeno a diventare monaco, no, niente di tutto questo. Vediamo allora che racconta, il copia-incolla è dannatamente fedele.

Jonathan e’ un uomo di successo, assorbito dal lavoro e impegnato a fare carriera. Ma la sua vita e’ prossima al collasso: ha perso gli amici, si sta separando dalla moglie, non riesce a costruire un rapporto con il figlio.

Il tizio sta lavorando troppo, mi pare evidente. Dovrebbe andare in ferie e rivedere le sue priorità, potrebbe riuscirci anche da solo, e invece…

La salvezza giunge quando Julian, l’ormai celebre monaco che vendette la sua Ferrari, gli chiede di partire per un viaggio intorno al globo alla ricerca di nove talismani e delle lettere che li accompagnano.

Ecco, appunto: partiamo alla ricerca dei talismani!, disse il monaco trappista dopo qualche pinta di troppo.

Dove lo condurra’ il viaggio? Chi sono i custodi dei misteriosi talismani? E chi e’ la persona la cui vita dipende da quegli oggetti?

La guida spericolata si dà al fantasy, e c’è pure l’antico vaso da riportare in salvo.
[Noi, modestamente, l’antico vaso l’abbiamo proposto qui].

Anche se titubante, Jonathan decide di partire. Il viaggio si dimostrera’ la decisione piu’ azzeccata della sua vita, perche’ gli permettera’ d’incontrare luoghi e personaggi straordinari che gli riveleranno i segreti di una vita autentica.

La vita autentica è fatta di talismani e monaci che vendono Ferrari. E ora, se volete, potete anche modellarvi lo scroto.

Da Parigi a Osaka, da Barcellona a Shanghai, dal Canada all’India, il protagonista ci conduce lungo un percorso ogni tappa del quale ci rivela qualcosa su noi stessi e sulle nostre paure, e ci indica con chiarezza su quali obiettivi e’ davvero importante concentrare le nostre energie.

Una guida utilissima, ma dovete viaggiare parecchio. No, non in voi stessi, niente contemplazione mistica del marciapiede sotto casa, niente training autogeno seduti in poltrona: scarpe comode e via andare. Chi paga? Be’, il monaco ha venduto la Ferrari, avrà pur messo due soldini da parte.

Difficolta’ nei rapporti umani, preoccupazioni quotidiane e stress da lavoro possono essere superati facilmente se sappiamo guardarli nella luce giusta e vedere cio’ che di positivo ci circonda.

Magari con un viaggio attorno al mondo, a scrocco. Be’, sì, sento che mi farebbe bene.

Potremo cosi’ avere una vita realmente ricca di significato, lasciando un’eredita’ preziosa alle generazioni che verranno dopo di noi.

E tutto questo grazie a quel monaco e alla sua Ferrari. Non lo trovate straordinario?

Ma io so che non mi credete, io lo so che siete convinti sia una trama tramortita nata dalla mia mente bacata. Allora beccatevi il testo che ho ricevuto in mail, immagine cliccabile… a vostro rischio e pericolo.

Un monaco non fa primavera, ma certi titoli fanno ghignare parecchio.

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Informazioni su Gaia Conventi

Scrivo, ma posso smettere quando voglio.

20 risposte a “Libri che ti cambiano la vita: “Le lettere segrete del monaco che vendette la sua Ferrari”.”

  1. LFK dice :

    La domanda sorge spontanea: ma perché mai un monaco avrebbe dovuto possedere una Ferrari?

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  2. diait dice :

    Incredibile, sto proprio leggendo il sequel, “Uno scroto per talismano”, scritto a quattro mani di Sharma e Voolbydt.
    A match made in heaven, dicono oltre oceano.

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  3. minty dice :

    Sharma è un esperto di leadership. Ciò spiega molte cose.

    (Mi aspettavo una semplice guida ‘spirituale’ tipo quelle di de Mello su aquile e polli. Era proprio necessaria la trama sottostante in stile “All’inseguimento della pietra verde”? O_o)

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  4. paolo f dice :

    Due considerzioni.
    Se è davvero un bestseller mondiale tradotto in 51 lingue (e non la solita spacconata spacciata per vera), allora costui è tutt’altro che scemo.
    Poi, l’insieme mi sembra una scopiazzatura della celebre Profezia di Celestino che spopolò quasi vent’anni fa: quella sì fu un’operazione mondiale lucrosissima.
    Se ha bissato il successo semplicemente copiando, questo è un genio, un po’ come Dan Brown. Capacità zero, contenuti zero, ma intuito formidabile.

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  5. LFK dice :

    Ma… la storia dello scroto è robba vera?

    Quindi posso scrivere ciò che mi pare, tipo “L’eleganza della panza: paaaaaza leiiii!”

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  6. KINGO dice :

    Spesso il titolo basta e avanza per catalogare un libro come scrittura di merda. Anche la sinossi e le recensioni, pero’, aiutano.
    Provo a darvi alcuni semplici consigli che potrebbero aiutarvi a evitare di leggere schifezze.

    1) Se nel titolo o nella sinossi compare il nome di un prodotto commerciale o di un marchio registrato, sicuramente il romanzo e’ una schifezza. (Provate a contraddirmi anche con un solo esempio)

    2) Se nel titolo o nella sinossi compare il nome di un grade filosofo o si allude in modo esplicito alla filosofia o ai miti orientali, state pur certi che si tratta di una fregatura.

    3) Stesso discorso vale per la scienza: se compare il nome di un grande scienzato (primo fra tutti Nikola Tesla) o di una nota teoria (tipo la relativita’), la miglior cosa che potreste fare col romanzo e’ usarlo come rialzo per la sedia.

    4) infine, ultimo ma non per importanza, se nelle recenzioni un libro viene osannato per il suo successo mondiale (tipo traduzione in 51 lingue) e non per i contenuti, significa che non c’era un gran che di materiale da osannare.

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    • Gaia Conventi dice :

      Penso di stampare questo commento, di farlo incorniciare e di metterlo nel mio salotto. 😀

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    • LFK dice :

      Quindi il mio best seller (tradotto in 83 lingue perché non si riusciva a capire cosa ci fosse scritto e ancora si cerca la lingua adatta) dal titolo “L’universo parallelo in cui Seneca Scoprì, con Newton, la Coca Cola” dici che fa schifo? Lo sai che potrei denunciarti per plagio? Perché nel libro uso la parola “schifo” ben 15.000 volte, quindi tu hai copiato in pratica quasi 3/10 del mio libro…

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