Concorsi letterari: facciamoci due ghignate… gratis!

Il concorso di MCG Edizioni – lapidato a dovere da Scrittori in causa nell’articolo Hai vinto! Ma se non PAGHI non ritiri il premio – è inarrivabile, ma vediamo se riusciamo a scovare qualche piccola perla da inserire nella collezione.

Aggiungiamo al calderone concorsifero il premio nazionale di poesia che chiede quindici euro d’iscrizione e, a cose fatte, si farà carico di contattare i bravi bravissimi: «I partecipanti, le cui opere saranno premiate, verranno avvisati con telegramma, quelle segnalate con posta prioritaria». Passare per spilorci è un attimo, il costo di una raccomandata, ecco. E certo non sfigurerà nell’album il concorso letterario contro la violenza, per partecipare si spendono i soliti quindici eurini… e anche questa mi pare una piccola violenza.

Con venti euro, invece, potete levare il dubbio a una libreria romana che non ci dorme la notte: sarà vero che la trilogia sfumata della culona è «l’espressione letteraria più significativa dell’erotismo in questi ultimi anni»? Il dilemma è loro, ma pagate voi. Si vince la pubblicazione ma «Il premio non sarà assegnato se non perverranno opere ritenute meritevoli», così si tengono il dubbio e pure i soldini. Complimenti vivissimi!

In tema di misteri anche il concorso letterario destinato ai racconti gialli, nello specifico “gialli legati al vino”. Sono certa che – da ubriachi – saprete apprezzarlo: i selezionati, per entrare in antologia, s’impegnano a comprarne almeno tre copie. Ogni copia viene via a undici euro, si salda con postepay. Un po’ come regalare contanti ma, da brilli, la cosa non crea alcun problema.

Nel nostro carniere non può mancare il concorso senza sconti«La partecipazione al Premio implica il versamento della quota di Euro 20,00 per ogni testo inviato (quindi Euro 40,00 se si partecipa ad entrambe le sezioni)». Eravate abituati al contentino? Niente da fare, qui non vi lasciano nemmeno il caffè. In periodo di saldi, allora, meglio partecipare al concorso sconti pazzi EAP. Evviva! Se vinci ti pubblichiamo aggratis, se arrivi secondo paghi la metà di quello che pagheresti di solito, se arrivi terzo hai uno sconto del 30% sulla pubblicazione a pagamento. E tutto questo bengodi sborsando dieci euro a partecipante. Verrebbe da ringraziare, nevvero?

Sempre in tema “paga e sii felice”, ecco il concorso che chiede venticinque euro per due poesie, altrettanti per un racconto breve e venti euro per la poesia a tema (ma si accontenta di dieci euro se ne hai già spesi venticinque per le altre poesie). Iuppi! E che si vince? Medaglie. Ah!

Con quindici euro – ma solo se siete scelti, i brocchi non pagano – potrete vedere i vostri testi sul blog del concorso tal de tali«La partecipazione al Concorso è gratuita», se poi siete bravi, sono cazzi vostri… e pagate. Ah, c’è anche l’antologia cartacea «impreziosita da recensioni, commenti, immagini originali, testi dedicati, codice ISBN», sì, anche il codice è un ricamo. Non c’è obbligo d’acquisto, ma tanto avete già sborsato quindici euro perché siete bravi.

Per la prima volta nella nostra piccola collezione, ecco un concorso che dichiara: «La partecipazione è consentita esclusivamente agli uomini», bastano quindici euro e non state a scassare oltre, difatti «Gli autori sono invitati a NON inviare curriculum vitae». Sia chiaro a tutti: «Saranno esclusi dal concorso […] i componimenti inviati da donne» e non fate storie. A onor del vero, sulla pagina facebook dell’associazione c’è anche il concorso “per sole donne”. Una scelta piuttosto moderna.

E chiudiamo in bellezza col concorso che non mette in palio niente ma forse, e dico forse, si finirà «in un’eventuale antologia». Bastano dieci euro e un po’ di ottimismo (nonostante il tema del concorso: L’individuo e la sua malattia).

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Informazioni su Gaia Conventi

Scrivo, ma posso smettere quando voglio.

6 risposte a “Concorsi letterari: facciamoci due ghignate… gratis!”

  1. Stranoforte dice :

    Gli facciamo uno scherzo a quelli del concorso per classi maschili e femminili? Io mi vesto da donna e tu da uomo e partecipiamo. Non vogliono curricula? Eh, peggio per loro, noi quindi non siamo tenuti a dimsitare nulla.

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  2. Stranoforte dice :

    che poi è dimostrare (le briciole di crecker nella tastiera non aiutano).

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  3. Daniela dice :

    L’ottimismo è il sale della vita dicevano, ma gli imbroglioni qua sopra mi sa sono andati ben oltre l’ottimismo

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