La carica delle caricature: i nuovi Mammut di Newton Compton.

Se un mio contatto mi comunica d’essere incappato in qualcosa di peggio di queste copertine e quel contatto è un libraio, vale la pena indagare.

Grazie al post di Federico Novaro scopriamo chi sono gli ideatori della nuova veste grafica dei Mammut di Newton Compton«L’hanno disegnata Luisa Montalto e Dario Morgante per Purple press, le caricature, fantastiche, sono di Mikel Casal».

Partiamo dunque dal sior Casal, illustratore spagnolo – qui il suo sito e qui la galleria delle caricature – che ormai pare essere richiestissimo. Ha messo mano a numerosi testi per bambini ma vorrebbe lavorare soprattutto sui librozzi “da grandi” – lo dice qui – e Newton Compton l’ha prontamente accontentato.

Anche Luisa Montalto – qui il suo sito – fa l’illustratrice, e devo dire che sa farlo piuttosto bene. Dario Morgante – le notizie vengono da qui –  è un sacco di cose: «Attualmente è art director della casa editrice Castelvecchi e direttore della galleria d’arte Mondo Bizzarro. Ha fondato le riviste Kerosene e L’Ostile e la casa editrice Purple Press». Il sior Morgante è anche uno scrittore, difficile capire come riesca a fare tutto, forse si avvale dell’aiuto di un paio di sosia.

Se questo è il sito di Purple Press – come suggerisce la pagina Facebook, che non viene aggiornata dal 9 ottobre 2009 –, per saperne di più bisogna fare una piccola ricerca.
Nel 2008 la Purple Press partiva di slancio – lo leggo qui –, i responsabili Dario Morgante e Cristiano Armati si erano conosciuti lavorando nella redazione della Coniglio Editore. La brava Luisa Montalto già nel 2008 era tra i collaboratori. Nel 2010 Purple Press viene acquisita da Castelvecchi Editore (fonte Manga Forever). Purtroppo tra i link del sito di Castelvecchi non trovo niente di utile.
Su IBS le pubblicazioni di Purple Press si fermano al 2011. Nel 2012 (fonte Comics Blog) Purple Press annuncia la cancellazione di diverse uscite. Altro non so dirvi, ma se avete notizie fresche… sono curiosa, ecco.

E dunque adesso abbiamo una vaga idea di chi ha curato il progetto dei nuovi Mammut. Diciamo che l’hanno buttata sul simpatico ma al mio amico librario la cosa non è piaciuta.

Tanto per capirci, il risultato è questo.

La foto è di Federico Novaro.

Voi cosa ne pensate? Meglio o peggio dei classici in salsa Giunti Y?

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Scrivo, ma posso smettere quando voglio.

53 risposte a “La carica delle caricature: i nuovi Mammut di Newton Compton.”

  1. Luciana dice :

    certo che è una dura lotta…

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  2. dalailaps dice :

    Secondo me le caricature sono davvero ben fatte (anche simpatiche) e certamente quando si vedono quei libri sullo scaffale delle librerie ci si gira a guardarli; però il problema della vendita è risolto solo a metà: hai attratto l’attenzione sia con la copertina che con il prezzo (spesso sulla copertina di questi libroni c’è un bollino colorato con scritto il prezzo, come fosse un’offerta), ma hai pensato che per leggere uno o più di quei libri farai venire ai lettori dei polsi simili a quelli di un sollevatore di pesi olimpionico? Se non erro quei libri vanno dalle 700 pagine in su e la copertina non è leggerissima.

    Probabilmente sono una buona idea per chi ha già letto i libri raccolti nei tomi, non li ha mai acquistati e vuole comprarli a buon prezzo.

    Le illustrazioni di Luisa Montalto sono carinissime! ^_^

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    • Gaia Conventi dice :

      Confermo: Luisa Montalto è brava.

      Le copertine dei Mammut possono piacere o non piacere, su Giramenti si è visto di peggio. Così non la pensava il mio amico librario, che magari adesso ci sta leggendo.

      Sono contenta, lo ammetto, d’aver tirato fuori questo post. Non tanto per le copertine quanto, invece, perché abbiamo fatto il nome di illustratori bravi e competenti. Direi che anche oggi qualcosa di buono l’abbiamo combinato. 🙂

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  3. rainbowman56 dice :

    A me non sembrano poi cosi’ terribili, suvvia! Io ho preso quello di Lovecraft. Le caricature le trovo carine. Se invoglieranno qualcuno alla lettura, qualcosa di buono avranno fatto. Non ti arrabbiare, eh? Questa e’ solo la mia umile opinione.

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  4. impossiball dice :

    Sorvoliamo sul fatto che queste caricature mi ricordano un po’ troppo certi personaggi dei film disney recenti (Lovecraft e lui sono i primi che mi vengono in mente), a differenza di Giunti Y questa la trovo un’ottima idea: serve ad umanizzare degli autori di cui, altrimenti, esistono solo foto e ritratti in posa, tutti impettiti. Insomma, niente fascette e niente roba da bimbiminkia, coi tempi che corrono è abbastanza per un encomio.

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  5. stranoforte dice :

    Ho comprato tra anni fa l’opera omnia di Kafka e di Svevo pe € 9,99/cad.
    Diciamo che nonostante la mia coriaceria le ho trovate simpatiche e azzeccate. Poi, vabbe’, per leggere i libri ho dovuto comprare un microscopio a scansione termonucleare, ma sorvoliamo.

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    • Gaia Conventi dice :

      Fermiamoci alle copertine. 😀
      Ma raccolgo la provocazione: al primo giro in libreria, scatto una foto al testo (mettendoci accanto un pacchetto di sigarette, unità di misura che mi ritrovo ad avere sempre in borsa). 😉

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  6. Martina dice :

    Bah. Le trovo abbastanza bruttine, ma mica blasfeme.
    Intanto ho usato uno di quei libroni con la caricatura sopra per la mia tesina di maturità, e a giudicare dal risultato, il contenuto sotto la bruttura era buono. Alla fine, non è questo che conta?

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    • Gaia Conventi dice :

      Certamente sì, il contenuto prima di tutto.
      E allora ti chiedo: anche tu, come Stranoforte, hai avuto qualche difficoltà col font? Troppo piccolo? Andava bene? Raccontaci, dai…

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      • Martina dice :

        No, sinceramente non mi è parso di notare problemi. Piccolo era piccolo, per carità, ma sfido chiunque a far stare tutta quella roba in un numero alto ma ragionevole di pagine. Il libro di cui parlo io, pensa un po’, era già ridotto: esiste in più versioni, di cui una, accessibile, più corta, e l’altra, introvabile, in dodici volumi. Dodici! Io mi sono dovuta accontentare della versione piccina ed era già lunghissima. Non oso pensare a cos’avrebbe fatto la casa editrice se avesse dovuto pubblicare quella lunga…

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  7. Camphora dice :

    A me le copertine sinceramente piacciono. L’idea di mettere le caricature serva secondo me a non ‘spaventare’ chi si approccia per la prima volta a questi tomazzi. Non so, io le trovo carine. Ho molte riserve sulla cura dei contenuti, tutto qui.

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  8. Alessandro C. dice :

    Beh nel caso di Lovecraft direi che la caricatura è decisamente migliore del suo volto originale.
    Magari i problemi della Newton & Compton fossero legati soltanto alla copertina…

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  9. pipporusso dice :

    L’ha ribloggato su Cercando Obliviae ha commentato:
    Giramento del lunedì…

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  10. minty dice :

    In effetti è da un po’ che non vedo gli annunci Purple Press sui cataloghi dei fumetti, ma non ci avevo fatto troppo caso: come tutti gli editori di ultra-nicchia, sono un po’ irregolari, nelle uscite e nella sopravvivenza… ^^;

    Ma il tuo contatto s’è accorto solo adesso di quelle copertine, o hai tenuto il post in freezer? Perché sono minimo due anni che la Newton ha sostituito i vecchi Mammut con questi (il mio Vasari è dell’estate 2011).
    Lì per lì ci rimasi anche io, mi pareva un po’ una catzata di marketing. Poi, pensando ai vecchi Mammut, un po’ ci ho fatto pace: questi almeno son simpatici (però sì, son pesantucci), e poi, solitamente, non si compra un GTE Newton per la confezione, no? 😛
    Comunque, come dicevo, in questa edizione, durante un’offerta estiva, ho preso le fiabe dei Grimm e “Le vite” del Vasari. Non so per i Grimm (il libro è da qualche parte fra le cose di mia sorella), ma il Vasari ha, perlomeno, un font adeguato e non troppo piccolo. Ricordo il Mammut della Austen (un’altra che in caricatura s’è imbellita non poco XD) nella vecchia edizione, e lì sì che serviva il microscopio per vederci qualcosa! °_°
    Sulla cura editoriale non so dirti, perché ancora il Vasari-moschettierizzato non mi son data la pena di leggerlo 😉

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  11. berlino101 dice :

    Le caricature non mi piacciono. A mio nipote, per esempio, fa paura quella di Freud (comincia bene, lo so). Ma Giunti è orrore puro: ricordo che da bambina rifiutavo di leggere i vecchi libri di mia madre per le orrende copertine anni 50-60 (oggi riconosco che erano molto più belle di quelle di Giunti). Credevo che fossero roba tipo Harmony – eppure c’erano in mezzo cose che poi ho scoperto essere grandi classici.

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  12. Marcella Nesset dice :

    Mah, volete la mia opinione? Non mi fanno impazzire.

    Le caricature in sé sono carine, ma l’effetto finale sulle copertine è a mio parere quello di svilire l’importanza delle opere, che meriterebbero più bellezza ed eleganza.Questa grafica giocosa non è proprio il massimo per i grandi classici, capisco quindi la reazione del libraio.

    E’ anche vero che c’è di peggio…!

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    • Gaia Conventi dice :

      Interessante anche la tua visione della faccenda: carine le caricature ma non adatte a rappresentare i classici.
      Molto, molto interessante… chissà, magari è stato proprio questo a infastidire il librario…

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      • impossiball dice :

        io che non ho una grande opinione dei classici in generale trovo invece che siano azzeccatissime: è come se li tirassero giù dal piedistallo

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        • Gaia Conventi dice :

          Anche questa interpretazione ha il suo perché.
          Già m’immagino quelli della Newton prendere appunti, fare grafici e perderci la pazienza… 😉

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          • impossiball dice :

            Sì ma tu dai ragione a tutti, sei troppo democristiana! Va bene tenersi buoni quelli che saranno i tuoi futuri acquirenti, ma esistono anche modi gentili per dire che sei “diversamente d’accordo” 😀

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            • Gaia Conventi dice :

              In realtà non mi sono ancora decisa. Le caricature sono ben fatte, però il “tomone” con la caricatura mi ricorda il packaging di una bambola gonfiabile. E anche la bambolona, a suo modo, è un classico.
              Le copertine precedenti erano piuttosto anonime, molto tristi. Qui siamo passati allo sprintoso con brio.

              Forse si poteva trovare una via di mezzo. Forse, ché senza il forse sono poco democristiana. 😉

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  13. impossiball dice :

    o forse nun te ne va bene una :p

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    • Gaia Conventi dice :

      Ecco, sì, potrebbe essere…

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      • Alessio dice :

        Ciao a tutti!
        Io le trovo molto carine e, tempo fa, ho comprato il tomone di Poe proprio per la copertina… Oltre che per il fatto che mi stuzzicava l’idea di avere in un unico libro l’opera omnia di un autore.
        Se devo essere sincero, però, nel tempo l’ho solo sfogliato qualche volta e, quando si è trattato di leggere Poe, l’ho sempre fatto su edizioni decisamente più maneggevoli di un ferma-porta.
        Per quanto riguarda la qualità della traduzione, circa sei mesi fa ho letto Anna Karenina: ho cominciato con l’edizione Newton (copertina rosa confetto, e una simpatica caricatura della protagonista!), ma dopo un centinaio di pagine sono dovuto passare all’edizione Mondadori, infastidito da una prosa italiana faticosa e poco elegante, oltre che da un uso della consecutio quantomeno bizzarro!

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        • Gaia Conventi dice :

          E noi siamo sempre lieti d’accogliere certe rimostranze. Perché la copertina ha il suo peso, ma con «una prosa italiana faticosa e poco elegante» certi tomi si fatica comunque a venderli. Anche se ci metti le foto delle donnine nude. 😉

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  14. moloch981 dice :

    A me quelle caricature piacciono davvero molto… ma non nella mia libreria: l’unico libro della collana che ho preso è stato “Il ramo d’oro” in versione integrale (che ancora sta là, non letto). Non ho niente contro le copertine, che, ripeto, trovo molto carine, ma, come diceva qualcuno sopra, i Mammut sono pesanti, ingombranti e scritti con carattere minuscolo (fanno fede al loro nome!). La loro forza è il prezzo, indubbiamente, e qualcuno di quei titoli mi tenta pure: forse questo è proprio un caso in cui la versione in ebook è la scelta più conveniente (ne approfitto per dire che sono in sconto per tutto il mese di settembre, forse a qualcuno interessa), perché si eliminano di un colpo questi difetti (rimangono comunque le perplessità sulla qualità delle traduzioni: su quelle non posso dire nulla, anche se in effetti si leggono sui vari siti recensioni non proprio entusiaste).

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  15. Claudio dice :

    A me come edizione piace molto. E’ vero, i tomi sono pesantini, ma la copertina non si rovinae, una volta terminata la lettura e posti i libri di costa nella libreria, stanno benissimo.
    Ho già letto ‘I miserabili’, ‘I grandi romanzi della Alcott’, ‘Don Chisciotte della mancha’, ‘La fiera delle vanità’ e ora sto per finire ‘Il conte di Montecristo’ e ‘Le favole dei fratelli Grimm’.
    Ho comprato anche 6 MoniMammut: ormai per i classici ho trovato la mia casa editrice di fiducia!

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