Giramenti modaioli: e anche Lagerfeld sentenzia che la Merkel veste di merla.
Ve ne parlavamo a novembre 2011 nel post Giramenti modaioli: le giacche della Merkel. Già a quei tempi ci eravamo resi conto che il look Trabant della siora parona d’Europa necessitava di un miracolo di Vogue, ché in questi casi Lourdes non è competente in materia.
Ebbene, e dirlo magari è servito, ecco che Karl Lagerfeld – di funereo agghindato, così da non far rimpiangere una bara con vista – si presta elegantemente a rimettere mano alla carrozzeria della siora Panzer. Lo si apprende da questo articolo di DagoSpia.
Nasce la rivista per l’uomo elegante (ché la donna, si sa, è eterodiretta).
In questi giorni stiamo campando di segnalazioni – eterodiretti pure noi – e di questo ringraziamo i nostri carissimi utenti, sempre preziosi.
Oggi parleremo di uomini eleganti, graziosi soggetti da tutelare con una rivista adatta alle loro esigenze, rivista che arriva a traino di un blog e di un club – maschile che più maschile non si può – dove fumarsi un buon sigaro e parlare di cose da uomini. E le donne stiano in cucina a fare frittelle!, alle donne il sigaro fa male, e anche l’eleganza, se in dosi massicce.
Felini figherrimi: ecco il libro d’alta moda gatta!
I felini sono bestiole eleganti, non si capisce quindi perché Takako Iwasa abbia deciso d’agghindarli e fotografarli conciati in questa maniera. Immagino avesse intenzione di pubblicare qualcosa, qualunque cosa. Tocca fare un applauso ai gatti del sior Iwasa per la pazienza dimostrata: subire le cretinate degli umani è già pesante, se poi gli umani sono dotati di fotocamera…
Parrucchieri cinesi e cineserie annesse.
Il gradevole volantino mi avverte della prossima apertura di un salone cinese per cineserie pilifere. Non fatevi spaventare dalla signorina “Manga style”, il menù prevede di meglio.
La modella monella e la rete che la fanculizza: hai voluto l’uragano? E adesso goditelo!
Giovane e piacente, la si potrebbe definire una bomba se – disastro per disastro – non si fosse messa a giocare con gli uragani. Lei è Nana Gouvea, fotomodella brasiliana che si è fatta ritrarre – sana, soda e piacente – tra le macerie dell’uragano Sandy.
“Cerchiamo indossatrici in tutta Italia”… e venite a rompere i coglioni proprio a me?
Ah, la spam! Mi ero appena liberata di quei signori che volevano allungarmi il pene – coi tempi che corrono, allungatemi il pane e ci facciamo due bruschette in compagnia –, che subito sono incappata negli Indiana Jones della figa in bikini. Santo cielo, i prossimi vorranno vendermi una colla per dentiere!
Selezioniamo indossatrici , hostess , fotomodelle in milano
Eta preferibile 16 . 24 anni
Potete inviarci tre foto in intimo o costume
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Giovedì… gnocche! La biografia fotografica di Kate Moss: molti scatti e poche righe… di roba buona!
Libri e bit tentava di metterci in guardia già il 13 agosto scorso; tentava, ché a leggere l’articolo si è presi da paralisi asinina:
Il volantino dei lavori in pelle.
Di volantini brutti ne ho visti tanti, ma quello di Yi-Gou – «a fianco del Diamante», area commerciale di Ferrara – li batte tutti.
Ora, pur capendo che per proporre alla clientela prezzi bassi che più bassi non si può si debba risparmiare su tutto, trovo discutibile la scelta di piazzare bambole gonfiabili – in versione “bocca in sciopero” – al posto delle modelle in carne o ossa. Ma non potevate semplicemente decidere di non immortalare nessuno? Né vivo né morto?
Vado allora a presentarvi i lavori in pelle – lana fuori, cotone sulla plastica – di questo volantino degno di nota.
Ravanando in vecchi post – Giramenti modaioli: il ritorno della cofana
Ripropongo volentieri questo articolo del 5 dicembre 2011, parlare di cofana è sempre molto cool.
Cosmopolitan me lo comunica in mail – e qui mi vengono dubbi amletici circa le newsletter a cui sono iscritta, evidentemente ho una doppia personalità modaiola –, il must pilifero di quest’inverno è la cofana.
Ma come? La cofana?
Sì, avete capito bene, stiamo proprio parlando di quella sorta di gatto da testa che ci fa sembrare impegnate nel cambio della guardia a Buckingham Palace. Insomma, la cofana, che ha l’indubbio pregio di concederci qualche centimetro in più, beh, sì, da qualche centimetro a qualche decina.
Ravanando in vecchi post – Giramenti imparruccati: le spettinature della Marcegaglia
Per Giramenti questo articolo è già un classico, la Marcegaglia lo vuole per la sua biografia e vedremo d’accontentarla.
Il post è del novembre 2011, poi ho smesso di frequentare il parrucchiere della siora in questione.
Chi non conosce Emma Marcegaglia, indomita presidentessa d’acciaio – non a caso, vista l’attività di famiglia –, prima donna ad aver agguantato le redini di Confindustria?
Certo, chi non la conosce, ma soprattutto, chi non ha mai avuto teorie al limite del complottismo sulle capigliature che la signora si compatisce in capo?
Abbiamo già valutato le giacche della Merkel e il loro straordinario taglio Trabant, oggi corre l’obbligo di mostrare il capello scapigliato della Marcegaglia, l’unica industriale a farsi acconciare dal fabbro.
La vita pubblica delle pettinature di questa signora – non sappiamo se in privato porti code sbarazzine – può essere riassunta in due momenti: la fase dei Giovani Industriali e la fase di Confindustria.
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