Storie tristi su Facebook: ucci ucci sento odor di somarucci…
Inserzione sponsorizzata: soldi spesi bene!
Gennarino Coccolino Scrittore: l’autoproclamazione a maggioranza, per alzata di mano, allo specchio
Questo blog potrebbe ormai pasteggiare esclusivamente grazie al tag “Gennarino Coccolino Scrittore”, categoria che credevo in via d’estinzione – da quando non seguo più i tramisti il mondo cominciava a sembrarmi migliore – ma che sono costretta a proclamare viva, vegeta e ovviamente scrivente e autoproclamante.
Facebook e l’acronimo anti-acredine
Sembra che campare degnamente su Facebook stia diventando piuttosto complicato, eccomi allora a dare qualche breve suggerimento per evitare di rompere le balle al prossimo. Non è detto che dobbiate seguire alla lettera questo acronimo anti-acredine, ma è bene sappiate che da qualche parte, tra i vostri contatti, qualcuno apprezzerebbe il vostro impegno in tal senso.
Campare e compari su Facebook: pensare bene, pensare il giusto, pensate quello che penso io o vengo lì…
Ultimamente l’aria su Facebook si è fatta pesante, e dico Facebook perché su Twitter ci passo solo per caso: i social abbisognano di tempo e finisce che devi decidere a chi dedicarlo. Una sorta di “Vuoi più bene alla mamma o al papà?” che ti costringe e a scegliere di chi vuoi essere figlio, ma tanto entrambi i genitori si somigliano: i social sono un circo di chiacchiere, gattini, baruffe, tramonti e battaglie alla tastiera. Non importa per il bene di chi, spesso solo e soltanto per quello del combattente da monitor. Eh, brutto annoiarsi!
Non sfamate i Gennarini Coccolini Scrittori! Breve argomentazione sulla pericolosità dei profili Facebook nati per diffondere il malcostume degli scrittorucoli che si ripropongono come i peperoni.
Le cose stanno più o meno così: non faccio in tempo a raccontarvi di Gennarino Coccolino Scrittore che subito qualcuno inventa qualcosa di nuovo. E di peggiore. Lo scopro ricevendo una richiesta d’amicizia da un profilo tipo “Lettori ma anche no”. Il “ma anche no” include tutti quelli che non sono lettori ma scrivono, il fatto di non leggere una beata minchia non esclude il volerla scrivere. Anzi, qualcuno afferma che non leggere aiuta a non copiare, dunque il libro di uno scrittore/non lettore sarebbe garanzia d’originalità. Inutile dire che poi questi siori passano il tempo guardando la televisione, fonte inesauribile di trame già testate. E testate contro uno spigolo.
Scrittori e scribacchini su Facebook: il meraviglioso mondo di Gennarino Coccolino Scrittore.
Facebook è per gli scrittori – più o meno emergenti – ciò che Amsterdam è per i cannaioli. Un posto in cui tutto sembra lecito e possibile, dove si è tutti amici e tutti si è accomunati dalla medesima passione. Ma si tenga presente che la cannabis, almeno lei, qualche malanno lo risolve davvero. La scrittura no, non sui social. Lì, a dirla tutta, la scrittura i problemi li crea. Mica fa tutto da sola, eh? A darle una buona mano – raramente una mano di editing – ci pensa il detentore di tale arte: lui, lo scrittore su Facebook.
“Libri ad alto gradimento”, la mia collezione fotografica di testi coi testicoli.
Sabato librario e fotografico con la mia personale collezione – cresce e cresce bene – di libri che… mai più senza!
L’album fotografico è su Facebook, vi basta cliccare qui.
Fessbook: strani accostamenti e supposta simpatia.
Facebook è quel posto dove ti senti chiedere di tutto. Se non lo fanno i tuoi contatti, allora ci pensa Mark Zuckerberg. E lui proprio non puoi rimuoverlo.
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