Archivio tag | self-publishing

Sono un self-autore, mi selfo e me ne vanto!

Del sior Mark Coker abbiamo già parlato.
Se il cane è il miglior amico dell’uomo e il Coker quello dei self-autori, se scomodi l’autopubblicazione salta sempre fuori lui. Da una scatola, con la molla e ciao ciao con la manina.
Lo ritroviamo – non siamo tipi che abbandonano il Coker sull’autostrada – grazie a Scrivo(cattivissimo).me. Un sito, una garanzia: se ci passi tre volte al giorno, avrai tre grosse opportunità di dirne male, o di dirne e basta. Insomma, Scrivo(cattivissimo).me è tra i miei siti preferiti.

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La fuffa trasloca: dall’EAP al selfpublishing, gli esperti e i maghi hanno cambiato casa.

Oggi non faremo nomi e cognomi: il legale di Giramenti può prendere il caffè in tranquillità, non glielo manderemo di traverso. E non faremo nomi perché non servono, stamattina ciò che veramente ci sta a cuore e farvi presente che la fuffa ha cambiato indirizzo.
Seguiteci e sarete in grado di stanarla, e ovviamente non lo diciamo ai nostri utentAmici che ci leggono fedelmente e caparbiamente – loro sono ormai più esperti di noi nell’arte d’additare la stortura –, lo facciamo invece presente ai tanti autori che credono di scampare all’EAP… affidandosi ai guru del self.

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L’articoletto markettaro di mamma orsa che dice bene del suo orsetto: il self conquisterà il mondo!

Chiedete all’ideatore dello scacciapensieri e vi dirà che tra cinquant’anni lui e i suoi accoliti avranno surclassato i suonatori d’armonica, chiedete al fan club dello scalogno e vi sentirete dire che la cipolla è in deciso declino. E poi fate scrivere un articolo a «Mark Coker, fondatore di Smashwords, piattaforma di self publishing» e lui vi dirà che «entro il 2020, gli autori di self publishing avranno il 50% del mercato ebook».
Potrebbe essere vero, ma lui assomiglia un sacco al sior scacciapensieri e io, prima di prendere per buono il suo disinteressato decalogo, mi chiedo quanto sia markettara la sua previsione.

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Il Corrierone fa il contropelo al self-publishing.

Una gentile utentessa segnalante mi invia questo link, e sono ben lieta di portarlo alla vostra attenzione.
Probabilmente non tutti i selfAutori lo gradiranno, ma noi sappiamo che la categoria dei selfisti è assai ampia: ci sono anche personcine a modo, personcine che hanno scelto il self per motivi nobili. Tra questi, ovviamente, non rientrano il rodimento di culo da mancata pubblicazione, la convinzione che l’editore rolli e fumi testi decenti perché è fan di Tafazzi e la certezza assoluta che nessuno sia in grado di riconoscere il nostro genio.